Ecumenismo
«Ci trattarono con gentilezza»: la prossima Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è un invito a riflettere sull’ospitalità come tratto comune a tutte le Chiese del mondo. L’iniziativa, in programma dal 18 al 25 gennaio, è organizzata dalla Santa Sede e dal Consiglio mondiale delle Chiese ortodosse e protestanti. Ogni anno il materiale viene preparato da una Chiesa diversa. Quest’anno è toccato alle comunità di Malta e Gozo (Malta), dove in febbraio ricorre la Festa del naufragio, che ricorda l’arrivo sull’isola dell’apostolo Paolo, che contribuì a diffondere il cristianesimo in quella zona del Mediterraneo.
L’evento è narrato in un brano biblico, scelto proprio per accompagnare la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: «La nostra stessa unità di cristiani sarà svelata non soltanto attraverso l’ospitalità degli uni verso gli altri, ma anche mediante l’incontro amorevole con coloro che non condividono la nostra lingua, la nostra cultura e la nostra fede. Nei fortuiti incontri della vita, la volontà di Dio raggiunge il suo compimento; come Paolo proclamerà a Roma, la salvezza di Dio è per tutti» (Atti 28, 28).
Il sussidio è disponibile online nella sezione sull’ecumenismo del portale diocesano.
Anche nella nostra diocesi sono previste iniziative per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Si parte sabato 18 gennaio alle 15.30 a Mantova (sala Enaip, in via Bellonci 1) con l’incontro biblico “Dal naufragio, la salvezza (per tutti)”: intervengono la pastora valdese Ilenya Goss e don Roberto Fiorini. Nel programma rientrano anche due veglie di preghiera, alle quali sarà presente il vescovo Marco Busca: sabato 18 alle 21 nella chiesa parrocchiale di Felonica e lunedì 20 alle 21 in Cattedrale a Mantova. La “Settimana” si conclude sabato 25 con un altro incontro, a partire dalle 15.30, sempre nella sala Enaip di Mantova: “Ci trattarono con umanità”. Il titolo scelto richiama il tema dell’accoglienza di migranti e richiedenti asilo. Ne parlano Benedetta Bottura, psicologa, Marta Bacchi, storica, e Riccardo Peasso, medico.
Il Servizio diocesano per l'ecumenismo ha pensato di distribuire degli alberi (disponibili presso il Centro pastorale) perchè ogni comunità possa compiere un segno, quello di piantare e coltivare l’impegno ecumenico, come ha fatto Papa Francesco con i rappresentanti delle chiese cristiane. Si adattano anche per una catechesi in cui riconoscere alla radice l’ebraismo e poi gli sviluppi della Chiesa nella storia fino ai giorni nostri.