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​Preghiera per l’unità dei cristiani

Ecumenismo e dialogo interreligioso a Mantova

Una ​riflessione di don Samuele Bignotti

Redazione
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In occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, dal 17 al 25 gennaio, pubblichiamo un’interessante riflessione di don Samuele Bignotti, delegato diocesano per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e i movimenti religiosi alternativi, su ecumenismo e dialogo interreligioso a Mantova.


Nel suo contributo (il cui testo integrale è allegato in questa pagina) il delegato ricorda che Mantova è da secoli meta di viaggi e sede di incontri capaci di integrare insieme culture e religioni diverse, specialmente in virtù di uno stile di vita aperto ad approcciarsi all’altro che abita fuori dal nostro territorio, come all’altro che entra per vivere in questo territorio; una caratteristica indicata da diverse fonti sotto il nome di “urbanità”
Le chiese e comunità cristiane diverse da quella cattolica in questo territorio non sono molte, e spesso è difficile avere una visione chiara della loro presenza. Proprio per questo sono state create negli ultimi anni le commissioni diocesane per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, che insieme al Segretariato per le Attività Ecumeniche (SAE) si sono da subito interrogate su come fare loro lo stile dell’incontro e promuovere una vera e propria cultura del dialogo in ambito ecumenico e interreligioso
Anche nel campo ecumenico è importante rilevare tre elementi tipici di una città rinascimentale quale è Mantova: piazze ampie con più ingressi, orologio sulla torre civica, mercanti e artigiani con le loro botteghe, tratti tipici che fanno di Mantova una città a misura d’uomo. 
Gli spazi per coltivare l’ecumenismo sono infatti spesso assemblee in cui si preparano insieme eventi o in cui si discute a più voci su alcuni temi. Dall’altro lato ci sono tempi ormai abbastanza scanditi che impongono un ritmo al lavoro ecumenico. Infine, le persone che con entusiasmo e creatività quasi “artigianale” si impegnano per l’ecumenismo si possono elencare tra i membri della commissione diocesana per l’ecumenismo, gli aderenti al SAE e altri rappresentanti di chiese o simpatizzanti.
Di recente è stato possibile dare vita ad un nuovo organismo: un consiglio delle chiese cristiane. Un progetto per costruire il futuro a partire dal presente, cioè per dare continuità ai rapporti che sono stati consolidati in questi anni, sempre a partire dalle persone quasi più che dalle istituzioni.


Per quanto riguarda invece il dialogo interreligioso in questa provincia, si può interpretare a partire dai laghi che circondano Mantova: acque piuttosto ferme, un tempo paludose, dove sembra non muoversi nessuna onda. Numerose comunità di diverse religioni sono infatti sparse su tutto il territorio della provincia, eppure sono spesso latenti. Nel 2017 è stata fondata la commissione diocesana per il dialogo interreligioso, e sul territorio della provincia si sono iniziati ad intessere rapporti molto interessanti, per superare l’apparente indifferenza.
In questo scenario si va costituendo ora anche una Agorà delle religioni, una specie di forum delle religioni per creare uno spazio di relazioni e incontri per costruire rapporti solidi e maturare scelte e progetti condivisi, nella convinzione che il dialogo vada considerato come un valore in sé, a partire dalla condivisione della vita. 
L’appello a lavorare come popolo per la cultura dell’incontro giunge d’altro canto esplicito nell'enciclica Fratelli tutti, dove Papa Francesco invita a farne uno stile di vita ordinario.


L’intervento integrale di don Samuele (in allegato) è stato recentemente pubblicato su «Colloquia Mediterranea», la rivista semestrale della Fondazione Giovanni Paolo II che cerca di contribuire alla riflessione sul Mediterraneo.


Sullo stesso argomento, ecco i link ad altri due articoli:

- Settimana News

- NEV


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Diocesi di Mantova
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