Cultura
Riprendendo l’antica consuetudine napoletana del caffè in sospeso, destinato a chi non può permetterselo, nelle settimane che precedono la festa del Natale sarà possibile offrire un libro o una piccola somma di denaro per acquistare volumi che verranno donati alla biblioteca del carcere di via Poma. Lo shopping natalizio nelle librerie aderenti del centro di Mantova - che espongono la locandina - può diventare occasione di solidarietà e sostegno a persone che vivono in una situazione di limitazione della libertà, ma incamminate verso il reinserimento nella società, anche a partire da esperienze culturali significative, come la lettura e il confronto su tematiche letterarie o di attualità.
Le strenne saranno consegnate dal vescovo Marco Busca il 22 dicembre, in occasione della tradizionale celebrazione natalizia coi detenuti.
I testi, selezionati d’intesa con la direzione e gli educatori della struttura, potranno così essere utilizzati per laboratori di lettura e attività educative, fondamentali per i percorsi di riabilitazione degli ospiti.
«La bellissima iniziativa promossa dalla diocesi di Mantova è di fondamentale importanza perché il "libro sospeso" porta a riflettere sul tema dell'inclusione sotto un duplice aspetto: inclusione del carcere nella città di cui fa parte e nella quale vive, con tutto ciò che questo significa in termini di attenzione, di solidarietà, di vicinanza; e inclusione tra persone appartenenti a mondi diversi fatti di diverse lingue, tradizioni, culture, usanze la cui conoscenza, anche attraverso la lettura, aiuta a rompere pregiudizi e ad arricchire gli animi: una inclusione intesa, quindi, come integrazione delle diversità che si comprendono e si arricchiscono e non come un mero accostamento di diversità».
Metella Romana Pasquini Peruzzi, Direttore della Casa Circondariale.
«Il dono di un libro può diventare il segno che la cittadinanza partecipa attivamente ai cammini di educazione, promozione umana e reinserimento sociale degli ospiti della Casa Circondariale. Col Natale una luce entra nella storia: non è possibile cambiare la propria vita se non si vede un orizzonte illuminato, anche se debolmente. La cultura, un buon libro, una riflessione stimolante, veicolano luce e speranza che fanno uscire dall’indifferenza e dall’isolamento».
Marco Busca, Vescovo di Mantova.