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Non dimentichiamo gli altri drammi

Al via i progetti di ricostruzione nella Croazia colpita dal terremoto

DI Luigi Milani
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Mentre altri drammi stanno crescendo nel cuore dell’Europa, non dimentichiamo quanto è avvenuto nella vicina terra croata. È passato un anno dalla tragedia del terremoto che ha colpito alcune regioni della Croazia, già duramente colpite dalla guerra degli anni '90.

La Caritas di Zagabria e quella della Diocesi di Sisak con il Vescovo Vlado, dopo lo smarrimento iniziale per il dramma della distruzione di abitazioni, chiese, luoghi di lavoro e di ritrovo, pian piano si stanno riprendendo. Il Signore li ha custoditi e mai dimenticati, questa è la certezza che hanno avuto sempre. Hanno predisposto abitazioni prefabbricate per famiglie, bambini e anziani. Nel frattempo Caritas ha pensato e coordinato progetti per restituire un futuro possibilmente stabile a diverse famiglie. Ora ci presentano un piccolo progetto che andrà a realizzarsi pian piano per assicurare ad una famiglia di Petrinja la stabilità di una casa, non prefabbricata, ma una casa vera con le fondamenta.

“La famiglia Simic - scrive la direttrice della Caritas di Sisak, Kristina Radic - è composta da due giovani genitori con due figli: un bambino di cinque anni e un neonato. Attualmente vivono come inquilini in affitto in un appartamento in vendita e non è chiaro per quanto tempo potranno rimanere in quella casa. Pertanto suggeriamo che i fondi che voi avete generosamente raccolto siano indirizzati per questa famiglia, affinchè si possa iniziare a costruire la loro nuova casa il prima possibile. La famiglia Simic ha un terreno su cui progettano di costruire la loro nuova casa. Su questo terreno c'è una casa che è stata completamente danneggiata dal terremoto e che si trova nella lista per la demolizione da parte delle autorità competenti della Repubblica di Croazia; subito dopo la demolizione potrebbe iniziare la costruzione di una casa nuova. Con il vostro aiuto partiremo dalle fondamenta. Altre donazioni saranno indirizzate al fine di aiutare, il prima possibile, tutti insieme, questa giovane famiglia ad ottenere la propria casa e a rimanere in questa zona”.
Petrinja, tra l’altro, è la zona che per prima ha sperimentato la tragedia della guerra nei Balcani e a pochi chilometri si trova Sela Kod Siska, la parrocchia aiutata dalla Caritas diocesana a quel tempo per costruire un centro pastorale per l’accoglienza dei profughi e per le attività pastorali della zona. Ora Petrinja fa parte della nuova diocesi di Sisak, il cui vescovo Vlado Kosic al tempo della guerra era parroco esattamente di quella città. Con lui l'estate scorsa una delegazione mantovana ha visitato la zona, nell’attesa di conoscere a quale progetto la nostra Caritas poteva partecipare. Finalmente possiamo cominciare a realizzare il sogno di una delle loro famiglie e portare a termine l’impegno che ci siamo presi con tante parrocchie che nella nostra Chiesa sorella di Mantova hanno contribuito. 
La lettera termina salutando il nostro Vescovo Marco e tutti i donatori che si sono presi a cuore, con la preghiera e la carità, l’emergenza e il dramma del terremoto dei nostri amici croati.


Diocesi di Mantova
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