Vita consacrata
Una serie di imprese, quelle di don Bertasi, parroco di Volta Mantovana tra Otto e Novecento; ma di tutte, la sua impresa più significativa fu l’istituzione di una nuova famiglia religiosa detta delle “Oblate dei poveri”.
Formalmente suore lo divennero il giorno di Natale dell’anno 1900, quando, con l’approvazione del vescovo, emisero la loro professione religiosa. Vescovo di Mantova era allora Paolo Carlo Origo, che era stato scelto nella congregazione milanese denominata degli Oblati dei santi Ambrogio e Carlo. Questi precedenti spiegano il nome scelto per la congregazione di don Bertasi: Oblate dei poveri di Maria Santissima Immacolata.
Negli anni sessanta del Novecento aprirono una casa anche a Mantova, coraggiosamente riscattando e restaurando uno dei siti storici più rilevanti della città, la chiesa e il relativo convento di Santa Maria del Gradaro, gravemente degradati dopo la soppressione settecentesca degli ordini religiosi. Qui hanno trasferito la loro casa generalizia che insieme alla casa di Volta e di Sermide costituiscono le tre comunità ancora presenti e operative in diocesi.
Da quest’anno le suore oblate, di diritto diocesano, hanno deciso di trasferire tutta la loro storia “digitale” sul portale della chiesa mantovana nella pagina a loro dedicata. https://www.diocesidimantova.i...
Qui sarà possibile trovare tutto quanto inerisce la loro storia e gli eventi spirituali ad esse collegati.