Nobile Collegio delle Vergini

Suor Dorina Serafin è tornata al Padre

Il messaggio del vescovo Marco alla comunità di Castiglione delle Stiviere

Redazione

Cari fratelli e sorelle della comunità cristiana di Castiglione,

            oggi salutiamo suor Dorina, una cristiana e una donna che ha dedicato al Signore una vita lunga e benedetta, vissuta nella semplicità del cuore e nel compimento di servizi semplici, come si addice al discepolo di Gesù che approfitta di un semplice bicchiere d’acqua dato ai piccoli per manifestare il suo amore al Signore.

            Oggi consegniamo al Signore l’ultimo membro del Nobile Collegio delle Vergini di Gesù; suor Dorina si unisce al coro celeste della famiglia spirituale fondata da Cinzia, Olimpia e Gridonia. Ora il coro delle Vergini, dopo aver compiuto in terra la testimonianza del Vangelo, soprattutto nella missione educativa, si dedica con cuore indiviso all’adorazione della Santa Trinità nella liturgia celeste.

            Oggi ringraziamo il Signore per questo ramo del carisma aloisiano che ha irrigato di bene e santità la nostra terra mantovana arricchendo la sua tradizione cristiana.

            Oggi potremmo essere indotti alla nostalgia di “ieri” e celebrare un passato glorioso del tutto concluso. Umanamente ci lasciamo provocare e interrogare dalle cose che finiscono e lasciano dei vuoti.

            Oggi, da credenti nel Signore Gesù, il quale è lo stesso ieri, oggi e sempre, ci chiediamo cosa il Signore chiede alla nostra generazioni cristiana. La domanda di oggi è dunque: “Quale missione, Signore, affidi a me? Non agli altri, a me!”. Questa è la domanda che ha inquietato il cuore del giovane Luigi Gonzaga e delle sue nipoti. È l’interrogativo del Vangelo e le donne e gli uomini che cercano la risposta entrano nell’oggi di Dio.

            Così il Vangelo risorge ad ogni epoca. Così il fiume della santità continua a scorrere e rendere fertile l’oggi. 

Così un’istituzione come il Collegio Vergini, che ha avuto un’esistenza ininterrotta dal 21 giugno 1608 ad oggi, non finisce la sua opera ma consegna il suo carisma alla nostra intelligenza e intraprendenza perché la missione continui.

Oggi, preghiamo il padrone della messe perché mandi operai alla sua messe.

Vi benedico

vostro Vescovo Marco