Edilizia di culto
Due importanti convegni nella nostra città, svoltisi lo scorso 14 e 28 maggio, ci hanno spinti a contattare l’architetto Alessandro Campera, incaricato Regionale per l’edilizia di culto della conferenza episcopale lombarda, per farci spiegare il senso e le ricadute pastorali di tali eventi, soprattutto per la nostra diocesi.
Al termine dell'intervista sono pubblicati alcuni brevi video in cui i relatori dei due convegni riassumono i contenuti principali del proprio intervento.
• Cos’è Mantovarchitettura e che importanza ha nel settore
Si tratta di una rassegna di architettura contemporanea organizzata dal Politecnico di Milano che sta crescendo e coinvolgendo sempre più professionisti del settore. Di fatto è un momento di confronto aperto tra professionisti e architetti, un confronto che avviene coinvolgendo attivamente gli studenti che ne diventano così tra i principali protagonisti. Proprio la loro presenza è un elemento qualificante l’intera rassegna
• Come si inserisce la Diocesi in questa rassegna, e in particolare quale contributo o valore aggiunto può portare
In questi anni la nostra diocesi ha approfondito molto la conoscenza di questi temi anche a partire dall’esperienza del terremoto. Dal confronto continuo con i professionisti e il Politecnico è cresciuta una virtuosa collaborazione scientifica e di ricerca, per la progettazione del recupero delle chiese terremotate e l’ideazione di nuovi spazi. I diversi momenti di dialogo e confronto sono divenuti occasioni di crescita culturale di alto profilo. Non solo quindi una collaborazione tecnica, ma fortemente scientifica e culturale
Le prime iniziative che seguirono gli anni del terremoto vertevano soprattutto attorno ai temi della ricostruzione. Oggi questo è un tema consolidato. La nuova domanda che stiamo proponendo insieme agli uffici della Conferenza Episcopale Italiana è sul coinvolgimento delle comunità parrocchiali rispetto alle nuove edilizie di culto. Il committente è infatti la comunità cristiana e questa consapevolezza ha portato anche a pratiche di elaborazione dei progetti maggiormente condivise e partecipative. Ad esempio, la normativa vigente della Chiesa italiana, prevede che prima di qualsiasi progettazione o richiesta di finanziamento è necessario esibire un documento preliminare di progetto, che deve essere la sintesi di elementi maturati tra parroco e comunità.
• Quale l’eventuale ricaduta pastorale di questi appuntamenti, o quale impatto possono avere sulla vita delle nostre parrocchie
Con le parrocchie della nostra diocesi stiamo mantenendo incontri capillari, mentre il lavoro massivo è nei confronti dei tecnici che devono maturare la consapevolezza di prestare un servizio per la comunità e non solo per l’edificio di culto. Tra i temi in cantiere vi sarà quello della riconversione sugli edifici di culto, anche sulla scorta del canone 1222 del Codice di Diritto Canonico che prevede tali possibilità.