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Arte e cultura

Arma Christi

Gli strumenti della Passione dentro le "bottiglie della pazienza"

Diocesi di Mantova 1-11/04/2023

Diocesi di Mantova 15.30-17.30

Diocesi di Mantova Mantova - Sant'Andrea


Dall’1 all’11 aprile 2023 presso la sacrestia della cappella della Confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo, all’interno della concattedrale di Sant’Andrea in Mantova, sarà possibile visitare la collezione delle “Bottiglie della pazienza”, o “Bottiglie mistiche”, del fotografo Gianni Bellesia.


Alcuni anni fa, in giro per mercatini, Gianni Bellesia - appassionato collezionista di immagini sacre della devozione popolare - notò una bottiglia con dentro un crocefisso, un santino e altri piccolissimi oggetti di legno. Il venditore gli spiegò che quella insolita bottiglia era stata realizzata da un soldato in trincea, durante la prima guerra mondiale, come atto di preghiera e come richiesta di grazia.
La cosa incuriosì molto il fotografo, al punto che lo spinse ad una ricerca più approfondita sull’argomento, e ad acquistare molte altre bottiglie simili alla prima, che oggi fanno parte della sua insolita collezione. Esse provengono da varie parti d’Europa e non solo, e anche se il soggetto è sempre il medesimo - la crocefissione di Cristo con tutti gli strumenti della Passione - la sua interpretazione varia parecchio di bottiglia in bottiglia. 
Queste bottiglie venivano realizzate anche dai prigionieri come atto di espiazione dei propri peccati, altre invece da religiosi come vero e proprio atto di preghiera. In altri casi esse rappresentavano degli ex voto per grazie ricevute. Certo è che il termine che in alcuni casi si riscontra, “bottiglie della pazienza”, fa intendere come queste siano state realizzate con tanta pazienza, visto che ogni singolo componente è stato inserito all’interno attraverso il collo, infatti nessuna di queste bottiglie presenta tagli nel vetro. 
Non è stato però possibile trovare informazioni molto approfondite sull’origine di queste bottiglie, chiamate anche, con un termine latino, “Arma Christi”.
Queste piccole bottiglie sono il prezioso lavoro di fede e pazienza di ignoti cristiani che ci hanno lasciato segni antichi di una preziosa devozione popolare. 


Oltre alla parte storica, che raccoglie circa quaranta bottiglie antiche, la mostra è arricchita da una decina di bottiglie contemporanee realizzate dallo stesso Bellesia, nel corso dei lunghi mesi di lockdown causa Covid. La loro costruzione è diversa da quelle della sezione storica, infatti le bottiglie di Bellesia sono realizzate previo taglio della base e, dopo l’inserimento del diorama, di nuovo risaldate. I temi esposti in queste piccole opere di devozione rappresentano i Sacri Vasi di Mantova e altre ricostruzioni sacre, sempre inerenti la crocifissione di Cristo, arricchite da immagini che fanno riferimento a luoghi della devozione popolare dei Sacri Vasi nel mantovano, ma anche alla porzione del Sacro Sangue donata, secoli fa, alla città di Weingarten in Germania. In particolare, in una di queste bottiglie, su di una croce di cristallo è stata inserita una reliquia della Santa Croce, con una pergamena che ne conferma l'autenticità. In un’altra è inserita una reliquia del Sacro Volto della Veronica conservato in San Pietro (di questa però non è confermata l’autenticità). In un’altra ancora è ricostruito un Cristo Velato realizzato con un Gesù in avorio, donato a Bellesia dal vescovo emerito di Mantova mons. Carlo Ferrari. In un’altra è stata inserita una insolita croce in piombo proveniente dai colli storici di Solferino e San Martino, che sarebbe stata realizzata da un sacerdote, fondendo proiettili in piombo da lui stesso recuperati su quelle colline. 


Tante piccole storie chiuse dentro al vetro, come atto di conservazione di una tradizione e di una fede che la velocità dei tempi attuali sembra voler spazzare via dalla vita delle persone.


Diocesi di Mantova
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