Giovani
15 - 17/02/2019
Mantova - Gradaro - Casa "Il Roveto"
Dio ci “chiama” in tanti modi nella vita quotidiana, ma non è sempre facile sentire la sua voce e scegliere di seguirlo. Soprattutto nel caso dei più giovani, presi da mille impegni di studio e lavoro e immersi in una realtà caratterizzata da stimoli che rischiano di distrarre, confondere le persone e allontanarle dalle questioni davvero importanti come la fede. Per aiutarli a incontrare Dio e ascoltare la sua voce, il Centro diocesano di pastorale giovanile e vocazionale propone “La parte migliore”, un percorso articolato in tre tappe che prevede altrettanti weekend (dal venerdì pomeriggio al pranzo della domenica) da vivere insieme alla comunità “Il roveto”, presso il convento del Gradaro di Mantova.
La proposta è rivolta a ragazzi di età compresa tra 20 e 35 anni, già impegnati a livello di parrocchia o unità pastorale o interessati a creare, attraverso preghiera e meditazione, un legame profondo con Dio. L’obiettivo dell’iniziativa è aiutarli ad avvicinarsi al Signore, capire in quale modo vivere la sua “chiamata” nella vita quotidiana e sviluppare “la parte migliore” di sé. La prima tappa del percorso è in programma dal 15 al 17 febbraio; il calendario prevede altri due appuntamenti: 1-3 marzo, 22-24 marzo. Per iscriversi o avere altre informazioni, basta inviare una mail all’indirizzo pastoralegiovanile@diocesidimantova.it.
“La parte migliore” è stata già proposta gli anni scorsi e sono numerosi i ragazzi mantovani che hanno scelto di partecipare. Per tutti loro, è stata l’occasione per conoscere meglio se stessi, approfondire la propria fede e capire l’orizzonte in cui vivere la vita quotidiana. «Sono stata arricchita dalle testimonianze di persone continuamente inseguite dall’amore di Dio – afferma Alessia –. Anche l’esperienza di vita comune mi ha aiutato a crescere: confrontarmi con altri ragazzi, ognuno con la propria storia, mi ha fatto capire che i miei dubbi sono simili a quelli dei miei coetanei; condividendoli, è più facile trovare soluzioni. “La parte migliore” mi ha dato le basi per cercare risposte alle mie domande». «Non è semplicemente un corso “accademico” – aggiunge Gabriele –, ma un’esperienza di vita in grado di condurre a una fede più matura. Questo percorso, infatti, mi ha aiutato a discernere i miei desideri più profondi, ad aprire il mio cuore alla "chiamata" quotidiana di Dio e a mettermi in ascolto della sua Parola, fidandomi di Lui!».