Temi e Opinioni

"Essere preti oggi"

Noi siamo i tempi

Alcune riflessioni a partire dall'articolo di don Giampaolo Ferri


Ho terminato la lettura della Cittadella del 18 giugno con un senso di tristezza e di condivisione della riflessione Parroco, il ministero nei cambiamenti di Chiesa e società per le parole di don Ferri, per l’analisi della Chiesa, delle parrocchie di oggi. Celebrazioni quasi vuote, gioventù che non frequenta e che è lontanissima dalla visione cristiana della vita, priva di speranza, priva di motivi che possano dare significato all’esistenza. Una rottura tra il mondo della rivelazione da un lato, e l’insignificanza dei giorni dall’altro.

E i sacerdoti a continuare un cammino che sembra senza significato. Quasi senza speranza. E io mi chiedo come fate a continuare una vita dura, un impegno che non è ripagato, una testimonianza che sembra insignificante. Il tutto in attesa di un cambiamento di cui siamo in attesa da duecento anni, come disse Carlo Maria Martini.
Come si può continuare così, solo per un atto di fede sotto un cielo plumbeo, che da troppo tempo cerca lo squarcio dell’azzurro?
Questi sentimenti mi sono rimasti dopo la lettura delle parole dell’articolo. Senza speranza? Continuare solo per un atto di fede?
Non può, non deve essere così. 

Nella stessa pagina della Cittadella, però, un altro scritto cita un pensiero di S. Agostino: “Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Viviamo bene e i tempi saranno buoni”. Noi siamo i tempi.
L’articolo di fondo Noi non dimentichiamo è un forte segno di speranza. La rievocazione di don Primo Mazzolari a Bozzolo, sempre riportata dalla Cittadella, ricorda che domenica 18 giugno era da lui dedicata al pane, la chiesa era adornata di spighe prossime alla mietitura. Io, da ragazzo, ho partecipato ad una sola messa di don Mazzolari, e sono rimasto sbalordito dalla sua omelia fatta camminando tra i banchi. Ricordava una donna rimasta recentemente vedova e priva di sussistenza, e si rivolgeva a Marco: «Tu le porterai un sacco di grano, e tu Battista le porterai una damigianetta di vino, ed infine tu, Paolo, le porterai un pezzo della forma di grana».
Non credo che l’avvento di una nuova Chiesa consista solo nella carità, ma in una partecipazione alla vita della gente, per vivere la Buona Novella non come una cosa da imparare, ma una vita da praticare.
Comunque grazie per la sincera riflessione, è un cammino per andare verso la luce.

Diocesi di Mantova
Diocesi di Mantova