Servizi Pastorali

Caritas

La Caritas diocesana è l'ufficio pastorale voluto dal Vescovo - insieme agli uffici preposti all'evangelizzazione e alla liturgia - per aiutare le comunità cristiane ad esprimere carità. Ha pertanto un ruolo prima di tutto formativo.

Ha il compito di attivare e coordinare le opere di carità ecclesiale, sia quelle direttamente promosse dalla Diocesi, sia quelle di ispirazione cristiana, nate su iniziativa dei fedeli.

Promuove le opere diocesane di carità, dette opere segno. Cura e sostiene l'allestimento delle sedi e delle gestioni, affidando le stesse ad organizzazioni distinte, sempre di natura ecclesiale e/o di ispirazione cristiana. Ne ha a cuore il collegamento e il coordinamento per uno stile univoco di diaconia ecclesiale.

Segreteria: Ela Rafalowska

Consiglio di direzione: Matteo Amati, Giuseppe Galli, Sabrina Trebeschi, Roberto Bondavalli

Cosa facciamo

Attività pastorale

Formazione permanente

L’attività educativa e formativa viene sviluppata nel contesto della pastorale unitaria della Diocesi.
Anche in questo ambito, Caritas opera in costante confronto e collaborazione con gli altri uffici diocesani, in particolare quelli che fanno riferimento all’area pastorale della carità: Pastorale Sociale e del Lavoro, Pastorale della Salute, Migrantes, Centro missionario.

Il mandato fondamentale resta individuato nell’offerta di consulenza e formazione ai parroci e alle parrocchie per l’esistenza delle Caritas parrocchiali, ossia organismi pastorali diffusi dediti alla formazione dei cuori dei fedeli alla carità, nonché all’organizzazione di opere comunitarie di carità.

La Caritas diocesana cura inoltre il coordinamento e la formazione congiunta di tutti gli operatori delle associazioni che fanno parte della rete ecclesiale dei servizi caritativi (v. sezione apposita).

Organizzazione eventi e appuntamenti


Oltre alla formazione degli animatori della pastorale della carità, degli operatori dei centri di ascolto delle povertà e dei gruppi caritativi, Caritas propone corsi, eventi e sussidi di formazione più specifica su varie materie di interesse della pastorale della carità (povertà, immigrazione, politiche sociali, mondialità…).
Promuove inoltre - sempre in collaborazione con gli altri uffici diocesani e con le varie associazioni coinvolte - appuntamenti in occasione delle Giornate diocesane: Giornata per la vita, per la pace, Giornata del migrante e del rifugiato, Giornata della salute mentale…

Principi-guida


L’attività pastorale della Caritas è ispirata a tre azioni permanenti:
- ascolto: inteso come ascolto delle persone, di chi più fa fatica, dei problemi, delle sofferenze; l’opera che più esemplifica questa azione è il Centro di ascolto delle povertà;
- osservazione: raccolta di elementi di ascolto e di conoscenza della realtà sociale, con conseguenti riflessioni e sensibilizzazione della comunità ecclesiale e della società civile (Osservatorio delle Povertà);
- discernimento: individuazione di interventi diretti in opere di carità, sia di interventi pubblici di interlocuzione istituzionale e di tutela dei diritti dei cittadini deboli; tra le attività pastorali si pone infatti il rapporto con le Istituzioni e le rappresentanze della società nel concorso di ideazione e attuazione delle più opportune politiche sociali territoriali (nel tentativo di coniugare carità e giustizia).

Le opere segno

L’ufficio Caritas promuove opere diocesane di carità. Cura e sostiene l’allestimento delle sedi e delle gestioni, affidando le stesse ad organizzazioni distinte (associazioni, fondazioni…) sempre di natura ecclesiale e/o di ispirazione cristiana. Ne ha a cuore il collegamento e il coordinamento per uno stile univoco di servizio ecclesiale.

Le opere di carità della Chiesa sono definite, secondo un gergo ecclesiale consolidato, opere-segno.
Le opere della Chiesa aspirano infatti innanzitutto ad essere segni, ossia espressioni, della carità divina per ogni uomo e per ogni donna. Segnate dal limite, come ogni organizzazione umana, vorrebbero tuttavia risultare segni almeno un po’ trasparenti della fonte dell’amore puro.
Sono inoltre, appunto, opere di Chiesa: espressioni di una Chiesa particolare nel suo territorio. Espressioni di comunità cristiane che hanno saputo organizzarsi per offrire risposte concrete alle persone in difficoltà.
Sono opere consapevoli della propria parzialità, per loro natura non esaustive della portata dei bisogni e delle necessità. Votate ad essere ricomposte nel quadro più vasto dei servizi ecclesiali e civili.

I centri di ascolto delle povertà
Per Centro di ascolto delle povertà si intende uno spazio voluto dalla Chiesa parrocchiale (vicariale / di Unità pastorale), a cui tutte le persone possono accedere con la certezza di essere accolte, ascoltate, aiutate e accompagnate nella ricerca di soluzioni ai propri problemi. All’aspetto fondamentale dell’ascolto sono in genere associati servizi di soddisfazione dei bisogni primari di carattere igienico e alimentare (docce, cambio biancheria ed indumenti, distribuzione di generi alimentari, mense…).

Attraverso il Centro di ascolto una comunità cristiana rende quotidianamente visibile l’attenzione per chi si trova in difficoltà.
A sostegno del Centro di ascolto, in cui necessariamente operano alcuni fedeli preparati nell’ascolto e nell’accompagnamento sociale, resta la comunità ecclesiale in quanto tale. Non è innanzi tutto uno sportello sociale, ma un luogo pastorale. E’ inoltre un punto di osservazione prezioso delle povertà del territorio.

La Caritas diocesana ha a cuore il collegamento e la formazione permanente degli operatori dei Centri di ascolto presenti in Diocesi.

L’attività di accoglienza
Tra le principali opere-segno promosse dalla Caritas diocesana figurano anche le strutture di accoglienza, rivolte a famiglie o singoli in grave difficoltà economica e abitativa.

L’accoglienza/ospitalità può essere declinata sotto varie forme:
- Comunità residenziali: alloggi in cui è prevista la condivisione di spazi e tempi di vita tra le persone ospitate, con la presenza costante, 24 ore su 24, di operatori e/o volontari per accompagnamento e assistenza;
- Ospitalità diffusa nella Diocesi: accoglienza temporanea di nuclei familiari o persone singole in appartamenti autonomi, con contratti di comodato gratuito o affitto a canone agevolato, con l’accompagnamento di operatori specializzati, in collaborazione con le parrocchie;
- Gruppi-appartamento: accoglienza di uomini soli e in situazione di disagio sociale in case canoniche dismesse, in appartamenti condivisi con altri uomini in situazione analoga, con accompagnamento di operatori specializzati e di volontari delle parrocchie in cui gli alloggi sono collocati.

In tutti i casi le accoglienze si inseriscono all’interno di un percorso che punta all’autonomia dei destinatari, elaborato in modo condiviso tra questi ultimi, gli operatori di riferimento delle strutture, i servizi sociali o sanitari del territorio, e l’eventuale rete relazionale a cui ogni soggetto fa riferimento.

L'osservatorio delle povertà e delle risorse

L'Associazione Agape onlus gestisce per conto della Caritas mantovana l'Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse.

Tra le attività svolte dall'Osservatorio: la raccolta sistematica dei dati rilevati dai Centri di Ascolto diocesani, la redazione di rapporti sulle osservazioni svolte dalle Opere di carità della Chiesa mantovana.

Fondo famiglie in difficoltà

Sin dalla sua fondazione la Caritas della Diocesi di Mantova si è impegnata a sostenere le famiglie in situazioni di difficoltà economica, segnalate e seguite dai Centri di ascolto delle povertà e dalle Parrocchie del territorio, costituendo un Fondo dedicato.

Gli interventi del Fondo per le famiglie in difficoltà sono regolati da precisi criteri. L'attivazione avviene su istanza scritta del parroco, che deve comprendere la segnalazione degli interventi già attuati e del coinvolgimento dei servizi sociali preposti.

Dal 2009 l'attività del Fondo è integrata nel novero delle attività dell'ufficio Proximis.

I rapporti con le chiese dell'Est

I rapporti con le Chiese dell'Est sono stati intrapresi, nella maggior parte dei casi, a seguito delle drammatiche vicende che hanno caratterizzato, all’inizio degli anni ’90, la storia dei Paesi balcanici e dell’est europeo.

- Albania: comunità cattolica di Fushe Mamurras (e villaggi vicini) della Diocesi di Tirana, animata da un gruppo di suore Carmelitane della carità - referente don Alberto Formigoni;
- Bosnia: chiesa cattolica (Diocesi) di Banja Luka con il suo vescovo e la caritas diocesana - referente Marco Bellini;
- Romania: comunità cattolica di Sighetu Marmatiei, animata da un gruppo di suore Benedettine della carità - referente don Tonino Frigo;
- Croazia: cattolici assistiti dalla Fondazione Recobot in collegamento con la Caritas locale - referente don Luigi Milani.

Le adozioni a distanza

Negli anni ’90 - a seguito della sanguinosa contrapposizione etnica che ha sconvolto i territori della ex Jugoslavia - Caritas Italiana ha lanciato una campagna di sostegno delle famiglie allontanate dalle proprie case, segnate dal dramma della guerra e della povertà. A quell’appello hanno risposto, con grande generosità, anche tante famiglie mantovane. Con la promozione della Caritas Diocesana e del Centro di Aiuto alla Vita di Mantova l’esperienza è tuttora attiva nel progetto ‘adozioni a distanza’.

I Paesi di riferimento sono la Bosnia Herzegovina e la Croazia. Gli Enti ecclesiali con i quali ci si relaziona sono la Caritas della Diocesi di Banja Luka e la Caritas di Zagabria, che individuano le famiglie dei bambini in maggiore difficoltà nelle varie Parrocchie e curano la correttezza dei rapporti di aiuto.
Attraverso i referenti locali è dunque possibile informare tutti coloro che contribuiscono alla realizzazione del progetto e, nei limiti del possibile, attivare uno scambio di corrispondenza informale circa la situazione della famiglia e del bambino ‘in adozione’.

Le emergenze

Nelle circostanze di gravi emergenze e calamità naturali nel territorio nazionale e internazionale, la Caritas di Mantova si pone a sostegno dei progetti di intervento elaborati nell’immediatezza e nel medio-lungo periodo da Caritas Italiana, ed eventualmente dalla Delegazione Caritas della Regione Lombardia.

Le offerte raccolte a livello locale in tali circostanze vengono normalmente integralmente versate - secondo le indicazioni dei vescovi - a Caritas Italiana.

Servizio distribuzione farmaci

La Caritas diocesana, in stretta collaborazione con l’Unione Cattolica Farmacisti Italiani (UCFI) - sezione di Mantova - ha promosso la creazione di un punto di distribuzione di farmaci, a servizio delle persone seguite dai centri di ascolto diocesani oppure ospitate dai servizi di accoglienza.
Il servizio è gestito da farmacisti volontari, aderenti alla sezione mantovana dell’UCFI, e ospitato presso gli spazi della Caritas diocesana.

Cosa puoi fare

Offerte in denaro

Per sostenere le nostre attività è possibile effettuare offerte tramite i seguenti canali:

  • bonifico bancario intestato a Caritas della Diocesi di Mantova

IBAN: IT 39 S 01030 11502 000002000058

presso Banca Monte dei Paschi di Siena

  • versamento su conto corrente postale n. 13769468
  • in contante o assegni presso gli uffici di Via Montanari, 1 - Mantova o all’Ufficio Cassa della Curia Vescovile in P.zza Sordello, 15 - Mantova.

Nota fiscale

Per le donazioni effettuate a favore della Caritas della Diocesi di Mantova:

  • le erogazioni liberali sono deducibili dal reddito d’impresa ex art. 100 del Testo Unico Imposte su Redditi 917/’86
  • per beneficiare di tale deduzione occorre ovviamente produrre reddito d’impresa (no a privati/dipendenti/pensionati/artisti/professionisti)
  • la somma si deduce assieme agli altri costi di esercizio nell’ambito del bilancio (nei limiti previsti dallo stesso articolo).

Le erogazioni liberali effettuate a favore delle ONLUS sono

deducibili dal reddito d’impresa ex art. 100 del Testo Unico Imposte su Redditi 917/’86, nei limiti previsti

oppure

detraibili dall’IRPEF ex art. 15 del Testo Unico Imposte su Redditi 917/’86, nei limiti previsti

Donazione di beni materiali

Per quanto riguarda la donazione di indumenti usati (che devono essere in ottimo stato di conservazione, lavati e stirati) si consiglia di fare riferimento al Centro di ascolto delle povertà geograficamente più vicino e attrezzato per la raccolta e la distribuzione (l'elenco completo nella sezione Rete ecclesiale).

Per la donazione di generi alimentari è possibile rivolgersi sempre ai centri di ascolto, oppure al Magazzino alimentari diocesano contattando direttamente il responsabile al n. 347 6467754.

Per quanto riguarda la raccolta di mobili, la Caritas diocesana NON è più in grado di garantire il servizio di ritiro e smistamento. Si consiglia quindi di rivolgersi ad altri soggetti presenti sul territorio.

Volontariato

Il volontariato è un aspetto fondamentale e caratterizzante le Opere di carità organizzate della Chiesa mantovana.

Per informazioni circa le opportunità di servizio ci si può rivolgere al nostro ufficio (allo 0376 323917 o tramite e-mail segeretriacaritas@diocesidimantova.it) oppure, se si è già maturato un indirizzo, direttamente alle associazioni segnalate sul sito.

Anno di volontariato sociale

Le Caritas diocesane della Lombardia propongono ai giovani dai 18 ai 28 anni, italiani e stranieri, un’esperienza significativa di servizio, che diventa anche luogo e tempo per una verifica personale nella linea della scelta di gratuità e di servizio ai poveri.
Il progetto prevede la disponibilità per un servizio continuativo, comprensivo di momenti di formazione, per un periodo di sei mesi/un anno, con la possibilità di un rimborso-spese mensile.

Per informazioni contattare la Caritas diocesana allo 0376 323917 o via mail segreteriacaritas@diocesidimantova.it