S. Maria Maddalena
Il toponimo Bancole è un diminutivo del termine longobardo Banka-Panka e significa "striscia di terreno più elevata".
Infatti la parrocchia si trova collocata nel settore nord del comune, dove è maggiormente avvertibile il sollevamento dei terreni sui bassissimi livelli di altitudine in cui si ritrovano quelli prospicienti ai laghi della città.
Bancole possiede un nucleo abitativo registrato giù sulle prime carte topografiche del Ducato mantovano col nome di Santa Maddalena di Schiarino. Santa Maddalena è il titolo della parrocchia nata nella prima decade del 1600 con concorso del vescovo Francesco Gonzaga. "Schiarino" è il nome di un ampio fondo (tuttora esistente, benchè diviso fra tre proprietari diversi) che sul finire del 1500 risulta compreso nei beni di Luigi Gonzaga della linea genealogica cadetta.
La chiesa parrocchiale, costruita da privati negli anni 1601/1602, ottenne di far funzionare la parrocchia dal 1614. I parroci vennero nominati dalle famiglie più abbienti fino al 1907, quando il diritto passò al vescovo di Mantova.
È un tempio molto semplice, molto invitante al raccoglimento, possiede una facciata restaurata nell'800 dall'artista Vergani; custodisce all'interno un pregevole bassorilievo in marmo bianco del 1485 che raffigura Santa Caterina circondata da vergini. Un ampliamento a ponente dell'altare maggiore si è reso necessario nel nostro tempo di fortissima espansione residenziale e commerciale.
Infatti da un'economia agricola di risaia e bracciantile polarizzata in corti rurali affollatissime e ora deserte, Bancole è passato ad una esplosione di palazzine mono e plurifamiliari, villette modeste e signorili, condomini raffinati e altri più popolari, a uno sviluppo di attività commerciali in prevalenza concentrate in un quartiere artigianale dislocato ai bordi della Cisa per Verona e in collegamento con una vasta rete di mercati nazionali.
Domenica, prima e dopo le celebrazioni eucaristiche