L’immagine del Risorto sulla strada verso Emmaus è lo spunto biblico che ispira il Tavolo per il Bene Comune: «Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme» (Lc 24,13). Gesù sceglie la strada come luogo privilegiato per incontrare l’uomo. È uno spazio di soglia in cui si sperimenta la quotidianità della vita, quindi luogo favorevole per accostare le donne e gli uomini di oggi. Il Tavolo ha l’obiettivo di esprimere questa vicinanza nei confronti degli ultimi e di supportare le Unità Pastorali che vorranno intraprendere dei cammini di prossimità.
Nel suo ruolo di “facilitatore delle comunità territoriali” il Tavolo, in concreto, si dedicherà ai temi della cura del bene comune, quindi del creato e dell’ambiente, della pace e della mondialità, della giustizia sociale (in linea con l’enciclica Fratelli tutti e la dottrina sociale della Chiesa), della grave marginalità adulta e di tutte le espressioni della carità verso i più fragili. Le équipe operative saranno il motore di questo movimento di prossimità e opereranno come elemento di raccordo tra il Tavolo e le Unità Pastorali. Il Tavolo e le équipe, inoltre, avranno cura di mantenere e rafforzare i legami e le collaborazioni con tutte le realtà sociali e civili interessate alla promozione umana, alla giustizia sociale e alla salvaguardia del creato, inteso come casa comune.