Eremo della Ghisiola
11/05/2024
15.00
Sono molte le esperienze negative e i motivi di sofferenza che condizionano la vita di una persona: col tempo possono generare sentimenti che bloccano le scelte e ci fanno dubitare del valore di noi stessi. Ci convincono che nulla può cambiare; a volte riempiono il cuore di paura, apatia, ansia o rabbia.
È importante imparare a chiamare per nome questi sentimenti e credere che in ogni ferita ci può essere una fessura, una crepa che ci restituisce la luce: “Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere” (Paulo Coelho). Accogliere questa luce è una scelta e un esercizio di speranza: “Invece di maledire il buio, impara ad accendere una candela" (Lao Tzu). Con rispetto e semplicità desideriamo offrire, a chi ne sente il bisogno, un percorso per imparare a vedere l’oro nelle ferite. Nella sua Pasqua, amandoci “sino alla fine” (Gv 13,1), Cristo ci ha donato uno modo nuovo di guardare all’esperienza del dolore: nella sua morte e risurrezione ci ha aperto una via di guarigione che fa rifiorire la vita, partendo dalla conversione del cuore.
Sabato 11 maggio 2024 (ore 15 - 19)
Sabato 25 maggio 2024 (ore 15 - 22)
Sabato 8 (ore 15) e domenica 9 giugno 2024 (ore 17)
La partecipazione agli incontri è libera, ma è bene seguire il percorso in modo completo. La proposta è efficace nella sua interezza.
Sarà offerta la possibilità di un accompagnamento personalizzato per la durata del percorso.
L’équipe è formata da don Lorenzo Rossi, sr. Rosa Bianchera, sr. Gabriella Verzeletti, don Daniele Bighi, sr. Elisabetta Sepich, Patrizia Debiasi e la partecipazione del vescovo Marco Busca.
Non viene richiesta una quota fissa, ma di volta in volta un'offerta libera.