Montanara di Curtatone (MN)
8/12/2024
17.00
Marco Zenesini è un giovane della nostra diocesi che sta vivendo il cammino del Seminario per diventare sacerdote.
Riceverà l'ordinazione diaconale nelle comunità in cui presta servizio,
domenica 8 dicembre alle 17 a Montanara di Curtatone,
in occasione della benedizione da parte del vescovo Marco del nuovo oratorio a servizio dell'UP di Curtatone.
Il tempo corre veloce e non mi sembra vero di essere arrivato quasi alla fine di un percorso e all’inizio di un nuovo cammino che si spalanca davanti. Sono stati anni di grazia e di doni inattesi e soprattutto immeritati. Anni fatti di relazioni, conoscenze, studi che hanno approfondito la mia fede, momenti di solitudine, di incomprensioni, arrabbiature, di frustrazione, a volte, ma anche di gioie incalcolabili, di cui ringrazio sempre nostro Signore.
Se ripenso agli anni prima del Seminario mi sembrava impensabile e inimmaginabile la strada che ora sto percorrendo. La strada per il sacerdozio era lontana dai miei orizzonti, anche se ho sempre vissuto in una canonica nella parrocchia di Villagrossa, figlio dei custodi della chiesa, Nelso e Monica, quarto di cinque fratelli. Sono loro, i miei genitori, i primi che mi hanno avvicinato all’incontro con il Signore, i primi che mi hanno trasmesso la fede in Lui: vedendoli pregare ho imparato a fare i primi passi nel dialogo con Gesù.
Anche lo scoutismo, nel gruppo del San Leone 1, ha contribuito in modo importante alla formazione del mio carattere, nell’imparare a stare nel mondo, “per aiutare gli altri in ogni circostanza”. Dopo aver portato avanti, non senza fatiche e rallentamenti, gli studi da geometra, ho iniziato ad esercitare la professione in vari studi di architetti. Ma sentivo, con il passare del tempo, che non era abbastanza, la mia vita non era piena, sentivo un vuoto. Nemmeno la passione per la musica, esercitata in una band, riusciva a rendermi una persona felice.
Una domanda mi risuonava in quegli anni: “Chi sei tu per me?”, “Dove ti trovo nella mia vita Signore?”. Questi interrogativi non mi hanno mai abbandonato e, anche se per molto tempo sembrava fosse sopito il desiderio di cercare una risposta, dentro di me sentivo che quello che stavo vivendo non era abbastanza. Avevo tutto: fidanzata, amici, famiglia serena, lavoro, facevo servizio. Ciò che mi mancava era l’essenziale: essere felice. Avevo un grande bisogno di consolazione, di parole che risollevassero la mia vita, per riprendere il cammino. La Parola di Dio, riscoperta dopo tanti anni, e gli incontri con alcune persone, mi hanno risollevato e convertito il mio cuore. La mia vita non poteva più fare a meno di questi incontri con il Signore, un desiderio è nato, voglio rimanere con Lui, stargli accanto, incontrarlo ogni giorno, sentire la sua presenza.
L’ingresso in Seminario nel settembre 2017 è stato un turbinio di emozioni, ma nello stesso momento ero tranquillo, ciò che gustavo non era l’approvazione o lo slancio eroico ma era l’immaginarmi in una vita con il Signore, in mezzo anche ai fratelli e alle sorelle che avrei incontrato lungo il cammino. Durante il percorso formativo del seminario ho incontrato e conosciuto tante persone, tanti volti che in diversi modi e tempi hanno, a poco a poco, confermato quella che inizialmente era una mia scelta, ma che con il trascorrere del tempo diventava sempre di più una chiamata.
In seminario ho vissuto una vita nella fraternità. Era un mondo nuovo e la presenza di altri ragazzi che con me facevano questo percorso mi ha aiutato parecchio nel discernere quale fosse la volontà di Dio per me. Sono stati anni di intensa preghiera, ogni mattina mi sveglio con il desiderio di incontrare il Signore anche solo per salutarlo o per rimanere in silenzio alla sua presenza.
Sono grato al Signore per i compagni di cammino che ha messo sulla mia strada, per le comunità nelle quali mi ha dato la grazia di formarmi e di muovere i primi passi nel servizio ministeriale (San Biagio, San Nicolò Po, Bancole, Sant’Antonio, Cittadella, Colle Aperto) e per quella che mi accoglie nel ministero ordinato (UP di Curtatone).
Non tutto mi è chiaro, ma la direzione per la felicità ha una strada sola: la via dell’incontro con il Padre insieme ai fratelli e alle sorelle che incontrerò nel lungo viaggio della vita.