Appuntamenti

La Madonna di Nagasaki a Grazie

Preghiera per la pace insieme ai vescovi lombardi in Terra Santa

Santuario delle Grazie di Curtatone (MN)

29/10/2025

18.30

Mercoledì 29 ottobre, il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone accoglierà, alle ore 18.30, l’immagine sacra della Madonna di Nagasaki, nel corso di una celebrazione presieduta dal vicario generale della Diocesi, don Alberto Formigoni. Il rito si terrà contemporaneamente al viaggio dei vescovi delle Diocesi lombarde in Terra Santa, che si svolge dal 27 al 30 ottobre, e in particolare con la preghiera tenuta per la pace nell’orto del Getsemani. La Diocesi di Mantova sarà in vicinanza spirituale con il proprio pastore, mons. Marco Busca. Il significato è quello di esprimere vicinanza e fraternità a chi sta soffrendo per la situazione creatasi in Terra Santa, in particolare alle comunità cristiane.

La preghiera nel Santuario di Grazie sarà particolarmente significativa per la collocazione, all’interno del tempio mariano, del busto della Madonna di Nagasaki, proprio nell’ottantesimo anniversario della tragedia nucleare di Nagasaki (9 agosto 1945). L’Arcidiocesi di Nagasaki, nella persona di mons. Peter Michiaki Nakamura, nei mesi scorsi ha autorizzato la Diocesi di Mantova a realizzare una copia fedele dell’immagine mariana testimone dello scoppio della seconda bomba atomica, inviando a Mantova il simulacro della Madonna di Nagasaki affinché costituisse da modello. Il prof. Angelo Alessandrini (docente del Liceo Artistico di Mantova) è l’artista che ha plasmato il busto che sarà collocato nel Santuario di Grazie.

Il collegamento con Mantova è nato per opera di Ida Valentina Tampellini e Hikari Miyata, e di Paolo Bertelli e Paola Artoni, come parte di un progetto più ampio che intende portare a Grazie, con una cadenza regolare, altre immagini mariane, tra le più insigni, o comunque connesse con la storia di Mantova.

La Madonna di Nagasaki

La Madonna di Nagasaki è il frammento di una statua raffigurante l’Assunta che era conservata nella cattedrale di Urakami, allora la più grande chiesa cattolica dell’Asia e riferimento per i cristiani sfuggiti alla persecuzione. Dopo l’esplosione atomica, tra le rovine del tempio, venne ritrovato il busto della statua della Vergine, da parte di un monaco trappista originario di Urakami. Questi tenne con sé l’effigie, che nel 2005, in occasione del sessantesimo anniversario dell’esplosione atomica, venne collocata all’interno della ricostruita cattedrale. Della statua originale sopravvive ora soltanto il busto. Il suo aspetto è particolarmente impressionante: gli occhi, che erano in vetro, si sono fusi e i segni lungo le guance sembrano alludere alle lacrime della Vergine. La Madonna di Nagasaki è stata periodicamente portata in vari luoghi del mondo come simbolo di Pace. Tra questi il Palazzo di Vetro dell’ONU a New York, in Vaticano e a Guernica.

Condividi: