«Ogni tua speranza è il sangue di Cristo»

Cammini di conversione e penitenza

«Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne» (Ez 36,26). Le immagini del “cuore di pietra” e del “cuore di carne” utilizzate dal profeta Ezechiele ci aiutano a riflettere sul significato della “conversione del cuore”.

Il cuore dell’uomo, sede intima e profonda di tutto il suo essere, è vivo e trasmette vita nella misura in cui ama. Ma l’esperienza drammatica del peccato ha reso duro – sclerotizzato – il cuore dell’uomo. Inoltre, guardando la storia dell’umanità in una dimensione più ampia, ci rendiamo conto di quanto il peccato abbia assunto dimensioni globali e sociali, rendendo duro il cuore del mondo intero. È un cuore profondamente ferito, che ha bisogno di guarigione e di conversione per ritrovare sé stesso e la sua essenza più profonda: quella di un cuore capace di amare Dio, i fratelli, le sorelle e l’intera creazione.

Si tratta di un cammino faticoso, che l’uomo non è in grado di compiere da solo. Infatti, è Dio, nel suo amore che sempre ci precede, a donarci un cuore nuovo. Egli, nella sua infinita misericordia, tende la mano, guarisce, perdona e rialza. Tutto questo, però, non senza la libertà e la collaborazione dell’uomo, che si apre all’azione della grazia in una sincera e profonda esperienza di pentimento e di compunzione per il male commesso, nella presa di coscienza del peccato che ha reso duro il suo cuore. Una libertà matura che cammina nella volontà di lasciarsi trasformare e, allo stesso tempo, intraprende un cammino di penitenza, anche attraverso forme di ascesi come il digiuno, l’elemosina e le opere di misericordia, che aiutano a ritrovare l’umiltà e la pace del cuore, per renderlo sempre più libero e capace di amare.

Da questa esperienza di misericordia e di perdono, sgorga una vita nuova che, nella fecondità dello Spirito, produce «un frutto degno della conversione» (Mt 3,8), che «è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22). L’autentica conversione del cuore, infatti, si riconosce nelle scelte e nelle azioni concrete che formano l’ordito e la trama quotidiana della nostra vita, nella disponibilità a farsi “canali vivi” che fanno scorrere in questo nostro mondo, spesso arido e assetato, l’acqua viva della fede, della speranza e della carità.

Sorelle di San Francesco - Brede

Per approfondire:

  • Francesco, Enciclica Dilexit nos (24 ottobre 2024).
  • T. Spidlik, L’arte di purificare il cuore, Lipa, Roma 1999.
  • M. Busca, La riconciliazione sorella del battesimo, Lipa, Roma 2011.
  • Giovanni Climaco, La scala del paradiso, Paoline, Milano 2022.
  • J. Philippe, La pace del cuore, EDB, Bologna 2001.