Le opere di misericordia, sia corporali che spirituali, sono un elemento centrale nell’insegnamento di Gesù e offrono un’occasione, come ricordava papa Francesco in occasione del Giubileo della Misericordia, per «risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli» (Misericordiae Vultus, 15). Una guida pratica, quindi, per vivere la fede.
Le opere di misericordia corporali comprendono atti di aiuto fisico e materiale verso i bisognosi, come dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, visitare i malati e accogliere i forestieri. Queste azioni non solo rispondono ai bisogni immediati delle persone, ma diventano anche un modo per testimoniare l’amore divino nella vita quotidiana.
Le opere di misericordia spirituali, d’altra parte, si occupano del benessere dell’anima. Esse includono consolare gli afflitti, insegnare agli ignoranti, correggere i peccatori, perdonare le offese e pregare per i vivi e per i morti. Questi atti enfatizzano l’importanza della dimensione spirituale dell’assistenza reciproca, sottolineando come il benessere interiore sia fondamentale tanto quanto quello materiale.
Durante il Giubileo, la Chiesa invita i fedeli a riflettere sul significato di queste opere di misericordia e a impegnarsi a metterle in pratica quale segno di speranza. È un momento propizio per riconsiderare la propria vita e le proprie azioni, chiedendo perdono e cercando di perdonare. Il richiamo alla misericordia è un invito a costruire ponti, a promuovere la pace e a vivere una fede attiva e autentica.
Così, il Giubileo diventa non solo un momento di festa e di celebrazione, ma anche un’opportunità di conversione e di rinnovamento della propria vita secondo il modello di amore e di misericordia che ci viene offerto da Cristo. Attraverso queste pratiche, i fedeli possono sperimentare una profonda comunione con Dio e con il prossimo, contribuendo a creare un mondo più giusto e solidale.
Matteo Amati