«Ogni tua speranza è il sangue di Cristo»

Processi vocazionali

«Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte» (Gen 4,15). Caino è un uomo e un fratello che nasce da una storia compromessa. Alle spalle la brama illusoria dei suoi genitori di conquistare, senza Dio, quello che già avevano: essere come Dio, a sua immagine e somiglianza (cfr. Gen 1,27). La conseguenza inevitabile della rottura della relazione con il Creatore è l’irritazione e l’invidia tra gli uomini creati (cfr. Gen 4,5). Caino uccide Abele, suo fratello.

Un vicolo cieco inevitabile? Sì, se il futuro appoggiasse solo sulle nostre spalle. Invece, «l’ardente aspettativa della creazione […] è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio» (Rm 8,19). Tutta la creazione attende dunque che l’uomo ritorni, nel suo futuro, alla sua origine perduta, a una relazione con Dio che lo renda creativo, “con-creatore”. Per instradare un futuro, Dio apre una possibilità con Caino, l’assassino: lo fa procedere “intoccabile” per diventare «costruttore di una città» (Gen 4,17). Sarà, in futuro, una città di relazione, comunionale, quella Gerusalemme celeste che scende dal cielo nelle ultime pagine della Scrittura (cfr. Ap 21,2).

La Chiesa di oggi si posiziona in questo processo di unione e salvezza iniziato da Dio, accompagnando il futuro. E, per questo, siamo chiamati a interrogarci su quale sia l’idea di avvenire che stiamo consegnando alle nuove generazioni.

È fondamentale accogliere, come Caino, il modo personale con cui il Signore ci mette sulla strada di un futuro generativo, anche se nel nostro esasperato individualismo abbiamo sbagliato e siamo caduti. L’essere “segnati” (cfr. Gen 4,15) dal dono di Dio che è la speranza laverà i nostri occhi e ci permetterà di vedere. Vedere per noi, vedere per gli altri. Abbiamo bisogno di donne e uomini capaci di vedere con Dio le meravigliose costruzioni di cui i più giovani saranno artefici con lui. Abbiamo la necessità di ritrovare una visione vocazionale sulle persone che ci sono affidate, per ricordare a noi e a loro che Dio vuole essere alleato per costruire la loro identità, accogliendo i desideri più profondi. La vita infatti non va avanti a caso, ma procede sempre con nuovi inizi.

Andrea Bonesi