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Venerazione

Beata Osanna: in Duomo urna sempre aperta

A partire da martedì 28 gennaio

27 Gennaio 2025

Osanna nacque a Carbonarola il 17 gennaio 1449 in una nobile famiglia, figlia di Nicolò Andreasi e Agnese Mazzoni. All’età di 15 anni entrò a far parte del laicato domenicano e la sua vita, improntata alla penitenza e alla contemplazione, fu costellata da esperienze mistiche. Compì miracoli ed ebbe il dono della profezia. Fu consigliera alla Corte dei Gonzaga e morì a Mantova il 18 giugno 1505 nella casa paterna di via Frattini 9, dove l’Associazione per i Monumenti domenicani ne custodisce la memoria.

Le sue spoglie erano state sepolte nella chiesa di San Domenico e, dopo la soppressione dei conventi e dopo diversi spostamenti, dal luglio 1814 riposano nel Duomo di Mantova.

L’urna della compatrona di Mantova, in fondo al transetto di sinistra della cattedrale, è celata da oltre un secolo da un paliotto, aperto solo nel giorno della festa liturgica a lei dedicata, il 18 giugno, oltre che nella ricorrenza di Tutti i Santi il 1º novembre. Ora invece il suo corpo incorrotto resterà stabilmente esposto alla venerazione e alla preghiera dei fedeli grazie a un accordo preso con la Diocesi di Mantova. L’apertura dell’urna è fissata per martedì 28 gennaio alle ore 11, e sarà accompagnata dall’installazione di un pannello illustrativo sulla beata Osanna.

Nel 2022 la Diocesi di Mantova, insieme con l’Associazione per i monumenti domenicani, ha intrapreso il lungo iter per indagare la possibilità di aprire il processo di canonizzazione della beata e chiedere la proclamazione di quella che potrebbe essere la prima santa mantovana di rilievo storico. Si stanno ancora completando le complesse indagini di studiosi e ricercatori, non solo mantovani, finalizzate a produrre l’“accurata” documentazione necessaria, che andrà a integrare gli incontri finora svolti col dicastero della Congregazione dei santi. Si deve, tra l’altro, attestare la permanenza del culto nei secoli. A Mantova esiste il culto per santa Speciosa, di cui si hanno poche e incerte notizie e di cui sopravvivono immagini di fantasia e la statua sul fastigio del Duomo.

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