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Lo scorso 19 febbraio si è tenuto un nuovo incontro del ciclo “Laboratorio giovani” organizzato in sinergia tra Azione Cattolica, Pastorale Sociale e del Lavoro e Pastorale Giovanile Vocazionale di Mantova, volto a offrire ai partecipanti validi spunti di riflessione su diverse urgenze del nostro presente.

L’ultimo appuntamento, dedicato al tema “Economia”, ha visto protagonisti alcuni giovani di The Economy of Francesco (EoF), il movimento internazionale di economisti, imprenditori e change maker under 35, ispirato da una lettera del Papa del 2019 che invitava le nuove generazioni a rispondere alle sfide del capitalismo avanzato e trovare nuove strategie per “dare una nuova anima” all’economia. https://francescoeconomy.org/i...

A partire da quella chiamata, migliaia di giovani da tutto il mondo hanno dato vita a incontri, progetti, e addirittura start-up ispirati dal carisma di San Francesco oltre che da altri nomi rilevanti del pensiero economico vicini al movimento – come Muhammad Yunus, Vandana Shiva e Stefano Zamagni – per affrontare le ingiustizie del sistema economico dominante su esseri umani e pianeta.

I giovani mantovani spiega Francesco Righi – economista co-coordinatore di EoF Hub Lombardia e moderatore dell’evento – hanno avuto la possibilità di dialogare con Stefano Rozzoni, curatore del “Glossario per riparare il linguaggio dell’economia” (CittàNuova, 2022), un volume che raccoglie 33 lemmi, tra concetti chiave del discorso economico – es. imprenditore, valore, profitto – ripensati in chiave pluralista e inclusiva, e “nuove” parole di ispirazione francescana che possono arricchire il modo di fare economia oggi, tra cui vocazione, felicità e fraternità. “Il Glossario rappresenta uno strumento utile per aiutare chi vuole conoscere più da vicino il progetto di EoF, grazie al suo focus ad ampio spettro su diverse istanze del presente, oltre alla sua multivocalità: filosofi, economisti e ricercatori di diverse discipline hanno collaborato al volume per dimostrare che è possibile realizzare vie di fuga dalle criticità portate dal capitalismo attuando un ripensamento antropologico e valoriale nelle esperienze economiche di ognuno: come fece San Francesco con la Chiesa e la società del tempo, oggi molti giovani stanno cercando di “riparare” l’economia riscoprendo il valore della fraternità, una parola spesso sottaciuta in valutazioni di carattere economico mainstream, a discapito di interessi individualistici”, sottolinea Rozzoni.

Durante l’incontro è stato proposto anche un laboratorio per passare dalla ‘teoria alla pratica’, in linea con quanto Papa Francesco invita a fare, ricordando che è necessario usare “testa, cuore e mani” nel processo di riparazione dell’economia.

«Attraverso “Into the label” spiega Giampaolo Riolo – giurista co-coordinatore di EoF Hub Lombardia e curatore del laboratorio – vogliamo invitare i ragazzi a entrare nell’etichetta, guardare un po’ più a fondo un prodotto e l’azienda che lo realizza, aldilà del semplice prezzo esposto. È un esperimento il cui senso è renderci conto che quando acquistiamo possiamo premiare i valori e lo stile produttivo di un’azienda piuttosto che di un’altra. Ognuno di noi può fare la sua parte ogni giorno, possiamo “votare col portafoglio”, essere consapevoli che fare la spesa è un’azione sociale molto importante perché può essere un momento di cittadinanza attiva. I ragazzi in un primo momento sono stati invitati a ricercare in rete informazioni sulla filiera produttiva di brand che mettono in commercio pasta di grano duro e passata di pomodoro. Poi hanno messo in scena un piccolo comizio elettorale in cui da una parte c’erano i brand che hanno presentato i vantaggi e le qualità dei propri prodotti e dall’altra un consumatore consapevole che verificava le dichiarazioni in base alle ricerche effettuate».

Mentre, oggigiorno, un atteggiamento disfattista sembra accompagnare previsioni per il futuro sempre più sfiduciate, soprattutto per le nuove generazioni, The Economy of Francesco risulta una proposta alternativa che incoraggia ragazze e ragazzi – tanto nella nostra Diocesi quanto nel mondo – a mantenere un atteggiamento proattivo dinanzi alle sfide del presente e farsi protagonisti di modi alternativi di pensare, fare ed “essere” economia. A cominciare dal modo in cui facciamo la spesa.