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Nei giorni scorsi l’Équipe diocesana di Evangelizzazione, composta da una trentina di laici provenienti da diverse parrocchie della diocesi, si è ritrovata nella Casa di accoglienza di Roverè Veronese per condividere alcuni giorni di fraternità, con l’accompagnamento di don Daniele Bighi e don Andrea Bonesi. Parafrasando il profeta Isaia: “per irrobustire le mani fiacche e rendere salde le ginocchia vacillanti”.

Abbiamo vissuto insieme momenti di gioiosa condivisione, riflessione e ascolto di quanto lo Spirito Santo, attraverso il discernimento comunitario, ha voluto ispirare.
Con l’ausilio del Magistero della Chiesa (Evangelii Gaudium) l’équipe ha rafforzato la consapevolezza che in virtù del Battesimo ricevuto ogni membro del popolo di Dio è diventato discepolo missionario, e che la nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati.
Il vescovo Marco nella sua ultima lettera pastorale “Sinergie. Costruire legami per generare futuro” afferma che la conversione missionaria della Chiesa è lo scopo del camminare insieme, aggiungendo significato all’attuale momento di conversione sinodale. Vi è una stretta interdipendenza tra camminare e missione.
I frutti di questi giorni per l’équipe sono stati: rafforzare i legami fraterni, prendere consapevolezza della propria diocesanità e interrogarsi, con l’aiuto dello Spirito, su come meglio mettersi al servizio della nostra Diocesi.