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da "La Cittadella"

Esperienza di solidarietà per gli studenti

Il progetto nato dalla collaborazione tra Caritas e Istituti Redentore

Manuela Daolio

14 Marzo 2024

Alternanza scuola e lavoro

In occasione dell’attività di alternanza scuola-lavoro (ora PCTO), la Caritas diocesana di Mantova ha proposto agli Istituti “Redentore” di utilizzare le ore a disposizione dando la possibilità di far vivere a un gruppo di ragazzi un’esperienza di servizio all’interno di alcune delle realtà del territorio. In accordo con don Fabio Scutteri, responsabile dell’animazione pastorale degli Istituti, alcuni operatori Caritas hanno costruito un progetto per 12 ragazzi, studenti del liceo tra i 16 e i 18 anni, che comprende momenti guidati in gruppo di formazione, confronto e condivisione, e 30 ore di servizio a contatto con alcune fragilità del nostro territorio.

I ragazzi hanno potuto scegliere che tipo di esperienza fare in base ai propri interessi e alle proprie sensibilità. Gaia e Aurora affiancheranno le volontarie nei servizi del neonato Centro di Ascolto delle Povertà di Moglia, affiliato all’Associazione San Benedetto Onlus, che già gestisce i Centri di Quistello e Poggio Rusco.

Martina e Sofia invece hanno scelto di svolgere attività di animazione e aiuto compiti con i bambini dei nuclei ospitati a Casa della Rosa, che sostiene mamme che attraversano un momento di difficoltà.

Alexander, Matilde e Noemi presteranno servizio al magazzino alimentare diocesano a Mottella, che rifornisce tutti i Centri che distribuiscono beni attraverso i 7 empori nati negli ultimi anni nella rete Caritas oppure tramite i pacchi alimentari nelle realtà parrocchiali.

Casa San Simone, Centro di Ascolto cittadino, ospiterà 5 ragazzi divisi in più servizi: Davide, Anita, Giacomo e Luca faranno servizio di accoglienza e ascolto diretto alle persone mentre Filippo ha iniziato presso la mensa, nell’orario serale.

Alcuni di loro infine daranno una mano ai volontari che prestano servizio tutte le mattine allo spazio di accoglienza notturno aperto in emergenza presso la palestra dell’ex Seminario, per servire le colazioni agli ospiti.

Sporcarsi le mani

Da anni Caritas collabora con le scuole di vari livelli, ma è la prima volta che viene strutturato un progetto per giovani che comprenda sia l’attività diretta a contatto con le povertà, in collaborazione con altri volontari di diverse età ed esperienze, sia un accompagnamento per tutte la durata del progetto. Gli incontri infatti hanno l’obiettivo di aiutare i ragazzi a elaborare quanto vivranno e le fragilità con cui andranno a interagire, che spesso non sono quelle che si possono immaginare di incontrare nei Centri Caritas.

Alla povertà economica infatti è sempre associata una povertà di tipo sociale, legata alla mancanza di legami, all’incapacità di inserirsi nella comunità, a una fragilità di tipo mentale o emotivo; l’“abito” che accompagna questa condizione è spesso difficile da affrontare agli occhi di chi non si muove quotidianamente in questo ambito. È necessario lavorare contemporaneamente su di sé, sulla tentazione dei facili pregiudizi e sul proprio livello di tolleranza, per vivere pienamente l’esperienza a coglierne la ricchezza; l’esperienza conferma quanto sia molto più facile raggiungere questi obiettivi con i giovani che con gli adulti.

Sensibilizzare i giovani alla carità

Questo progetto si inserisce in uno più ampio che la Caritas di Mantova sta approfondendo in questi ultimi anni. L’attenzione alla formazione e sensibilizzazione dei giovani in tema di carità si sta concretizzando, oltre che nel lavoro nelle scuole, anche nella proposta di esperienze estive sia nei Centri Caritas, sia attraverso campi di servizio all’estero, dove è in essere un gemellaggio o un rapporto decennale di conoscenza e sostegno, in particolare nei Balcani.

Tre campi partiranno infatti tra luglio e agosto, il primo in Bosnia (dove già un gruppo di giovani ha fatto un’esperienza nel 2023), il secondo a Zagabria presso un centro per bimbi disabili, e il terzo in Albania, a Fushë Mamurras.

Per evitare poi che queste esperienze rimangano isolate, verranno arricchite da momenti di approfondimento all’Eremo della Ghisiola, dove i ragazzi avranno la possibilità di riflettere su chi vogliono essere in futuro e sul valore dell’attenzione all’altro e al Creato.

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