EMERGENZA UCRAINA
Un dettagliato resoconto dei fondi ricevuti per l'accoglienza delle famiglie profughe
DI MATTEO AMATI
10 Luglio 2023
Nelle settimane che hanno seguito l’inizio della guerra in Ucraina la nostra Chiesa mantovana, attraverso la Caritas diocesana, le parrocchie e la rete dei Centri di Ascolto, ha deciso di sostenere un’intensa attività di accoglienza delle famiglie che gradualmente sono arrivate nella nostra provincia.
I dati della Prefettura indicano che i profughi ucraini arrivati sono quasi 1800. Di questi circa 900, in prevalenza donne e bambini, si sono rivolti alla rete dei Centri di ascolto diocesani per ricevere orientamento e sostengo. Tra questi 69 famiglie, per un totale di 235 persone, sono state accolte nella rete dei servizi Caritas, grazie agli alloggi messi a disposizione da alcune parrocchie, dal Seminario vescovile e da privati cittadini.
L’accoglienza ha mobilitato una rete di solidarietà che ha consentito di accompagnare e orientare le famiglie verso i servizi sanitari, la Questura e gli uffici delle forze dell’ordine nell’accesso alle procedure di regolarizzazione del soggiorno, l’organizzazione di servizi educativi per minori, l’accesso a corsi di italiano per l’apprendimento della lingua, l’orientamento ai servizi scolastici, la cura di fragilità o di malattie pregresse, l’accompagnamento delle donne in gravidanza.
Contemporaneamente all’attività di accoglienza diffusa e alla distribuzione di aiuti, la Diocesi di Mantova ha intrapreso una raccolta fondi per sostenere l’accoglienza nel mantovano dei profughi, e alcuni progetti che si stanno sviluppando nella diocesi di Leopoli, gemellata con la nostra da oltre vent’anni.
Al 1 giugno 2023 la raccolta fondi ha raggiunto i 337.825,77 €. Ad oggi sono state utilizzate risorse pari ad un ammontare di 281.608,54 €, che corrisponde al 83,4 % del totale fino ad oggi raccolto.
La parte destinata a progetti che si stanno sviluppando in Ucraina è di 73.699,65 €, pari al 26,2% del totale delle risorse utilizzate. 25.000 € sono confluiti nella colletta nazionale promossa dal Consiglio Episcopale Permanente della Cei per i progetti che Caritas Italiana sta coordinando con Caritas Ucraina.
Ad aprile 2022 sono stati inviati alla Caritas di Leopoli 27.380 €, utilizzati per 3 differenti finalità: l’organizzazione del supporto psicologico per adulti e bambini, la distribuzione di generi di prima necessità e l’accoglienza dei profughi interni provenienti dall’est del Paese, dove il conflitto è più intenso.
Recentemente la Caritas di Leopoli ha chiesto il sostegno ad un nuovo progetto, per potenziare il centro pastorale in una zona particolarmente povera della diocesi, per il quale sono già stati impegnati altri 25.000 €. 20.000 Euro sono già stati versati, mentre il saldo sarà inviato al termine del progetto. La parte rimanente delle risorse, 1.319,65 €, è stata impiegata per coprire i costi di invio di generi di prima necessità direttamente in Ucraina.
La quota del Fondo utilizzata per sostenere i profughi arrivati nel mantovano ammonta a 207.908,89, pari al 73,8% sul totale di quanto raccolto. La quota più significativa, 109.330,48 €, è stata impiegata per sostenere l’accoglienza all’interno della rete Caritas attraverso contributi destinati ai proprietari degli immobili - Seminario vescovile, parrocchie o privati cittadini - e alle famiglie profughe in caso di situazioni di indigenza.
Il sostegno ai nuclei ospitati, pari a 22.189,47 €, è stato concordato insieme agli operatori dei Centri di Ascolto. È stata individuata la cifra di 70 € al mese per persona, 30 € di buoni spesa e 40 € in contanti, che gli operatori hanno aumentato o diminuito a seconda dei bisogni (farmaci, spese scolastiche, abbonamenti per mezzi di trasporto…), del grado di autonomia del nucleo e di eventuali contributi ricevuti dallo Stato.
In riferimento alle realtà ospitanti, è da segnalare che tutti gli alloggi impiegati per l’accoglienza sono stati offerti a titolo gratuito, non sono stati pagati quindi canoni di affitto ma solamente i costi relativi alle utenze degli alloggi destinati all’accoglienza, per un totale di 84.541,01 €.
Superato il momento emergenziale si è evidenziala la necessità di sostenere progetti tesi all’integrazione sociale dei profughi e al supporto dei volontari coinvolti nell’ospitalità. Sono stati così individuati due operatori part-time, uno per la zona del basso e l’altro per quella dell’alto mantovano, che fino a fine 2023 favoriranno i processi di integrazione e di inclusione dei nuclei ospitati. Per favorire l’apprendimento della lingua italiana sono stati organizzati dei corsi dedicati, coinvolgendo Scuola Senza Frontiere e altre organizzazioni della provincia, e sostenuti i percorsi scolastici di alcuni minori. Per questo ambito sono stati utilizzati 33.261,07 €.
La parte rimanente delle risorse è stata impiegata per il sostegno alimentare (46.979,76 €), la mediazione culturale (2.336,95 €), le utenze dello sportello aperto in collaborazione con la Questura (3.687,50 €), la registrazione dei contratti di comodato (2.600 €) e per la formazione di volontari e operatori (1.639,06 €).
RENDICONTO