Notizie

Mondo

L'ambulanza crivellata di colpi, simbolo della guerra

Un evento di solidarietà con il popolo ucraino. L'intervento del vescovo Marco

23 Luglio 2024

Nel settembre 2022 in Ucraina un’ambulanza partita per soccorrere dei civili feriti è stata crivellata da oltre 300 colpi. Ora questo mezzo – uno dei simboli dell’orrore della guerra – sta girando l’Europa per sensibilizzare e raccogliere fondi per l’acquisto di altre ambulanze da inviare in Ucraina.

L'ambulanza è arrivata in Italia il 6 aprile scorso e ha toccato 23 città, per fermarsi anche nel nostro territorio, al santuario delle Grazie di Curtatone, lunedì 22 luglio.

All’evento - oltre a molte autorità civili - erano presenti i rappresentanti della comunità ucraina a Mantova, insieme al parroco della comunità greco-cattolica ucraina Ivan Vintoniak e al vescovo Marco Busca, che ha proposto una riflessione all’interno del santuario:

«Per onorare con la pietà umana e cristiana le tante vittime dei conflitti, specie i fratelli e sorelle caduti nella guerra in Ucraina - ha detto il vescovo - abbiamo scelto oggi di metterci in silenzio davanti a due simboli che urlano: l’ambulanza crivellata dai colpi, posta sul sagrato, e, prima ancora, la Croce del Signore Gesù all’interno del Santuario. […]

Posare i nostri occhi sul simbolo dell’ambulanza crivellata dai proiettili potrebbe alimentare non solo i sentimenti umani più nobili nell’intento di riaffermare il diritto dei popoli alla pace; potrebbe altresì acuire sofferenze già atroci e alimentare sentimenti distruttivi di odio e vendetta.

Proprio perché siamo cristiani abbiamo voluto posare prima i nostri occhi sul Cristo in Croce. Il suo ingiusto supplizio è diventato un simbolo universale di apparente impotenza davanti allo scandalo delle vittime inchiodate senza scampo dalla violenza umana più perversa. Ma nella profondità del simbolo, a cui solo il silenzio ci conduce, proprio nel Crocifisso si nasconde una carica di ribellione al potere del male, una forza di resistenza per non piegarsi alle logiche corrotte che lo alimentano, la certezza nella giustizia divina che si mette dalla parte delle vittime attraverso il sacrificio di Gesù, Agnello immolato, che prende su di sé tutto il male del mondo e lo trasforma in un supremo atto di amore».

In allegato il testo integrale dell'intervento del vescovo Marco.

Condividi:
Leggi altri articoli su queste tematiche
bene comune