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Fra qualche ora saremo tutti a casa. Io sono arrivato ieri. Ho nel cuore un “obrigado” così grosso che è meglio tirarlo fuori. Obrigado a Gesù eternamente giovane che è riuscito a unire una enormità di ragazzi del mondo in un unico sogno. Obrigado a ciascuno di voi, perché al sogno ci siete stati: disponibili, profondi, sensibili, attenti, affettuosi... felici. Obrigado ai don, alle suore, a tutti gli accompagnatori: una regia complessa che ha funzionato grazie all’amicizia. 

Queste ultime ore di viaggio gettano il ponte tra la GMG e la nostra “patria”. Che fare prima di salutarvi con magari un po’ di nostalgia e il desiderio di trovarci presto per “correre” ancora insieme? Raccoglietevi un po’ in silenzio e piantate un chiodo nella memoria per ricordare gli incontri, i volti nuovi, la generosità della gente, le loro parole, i canti, per risentire le emozioni, i sapori delle giornate e degli eventi, rivivere i momenti di ascolto, di confronto, fissare quei versetti del Vangelo che ti hanno colpito di più, far vibrare ancora la tua anima come quando Gesù l’ha toccata mentre pregavi. Un’esperienza così bella vissuta nella giovinezza lascia il marchio per tutta la vita. È una musica a cui basterà pensare per tornare a sentirla.

Ora ritorniamo in patria. Suggerisco di usare la fantasia per contagiare qualcuno entro 24 ore con lo spirito della GMG, magari con un effetto a sorpresa (casa, comunità, amici…).
Quando vi saluterete non sarò là e lo faccio adesso con un augurio della Bibbia: “Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene… Non privarti di un giorno felice; non ti sfugga alcuna parte di un buon desiderio”.
Anche quando non tutto va liscio… sappiamo che c’è dell’Oro nelle ferite. 
“Risplendere, ascoltare, non temere…”.
Vi abbraccio tutti, uno a uno. 
Prego per voi.

vostro vescovo Marco

INTERVISTA AL VESCOVO MARCO