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Bene comune

Messaggio per l’inizio del Ramadan

A cura dell'Equipe Mondialità e pace del Tavolo del Bene comune

Tavolo Bene Comune

03 Marzo 2025

Carissimi fratelli e sorelli credenti nell’Islam, salam ‘alaykum, la pace sia con voi.

In questo anno il tempo del Ramadan e quello della Quaresima avranno un periodo abbastanza lungo di coesistenza. Sarebbe molto bello che diventasse anche un momento di condivisione e di comune pratica del cammino spirituale e di preghiera. Il nostro territorio ha una sua pluralità di presenze, di storie, di fedi. La diversità è già una realtà. Perciò mettiamo uno sguardo di simpatia in questo augurio che desideriamo rivolgervi per penetrare insieme nell’amore di Dio. Il tempo del Ramadan come quello della Quaresima è un tempo forte di fede. Un periodo di purificazione, di ascolto della parola, di conversione, di digiuno, di rinuncia e distacco dalle cose che contano poco per puntare all’essenziale.

A volte non ci accorgiamo di essere in Quaresima, mentre ci accorgiamo che è Ramadan, perché, oltre a un’attenzione fondamentale alle esigenze di chi pratica il digiuno, c’è una modalità “pubblica” degli ospiti musulmani di vivere la fede, con le persone che stendono il loro tappeto e pregano rivolti alla Mecca. Invece chi è cristiano, anche il più motivato, ha un’altra modalità di vivere la pratica religiosa: nessuno si ferma a pregare in pubblico. Ci piace chiamarla “la convivialità delle differenze” (Don Tonino Bello).

Una delle preghiere che stanno in fondo al Corano recita "invero l'uomo è in perdita, eccetto coloro che credono e compiono il bene, vicendevolmente si raccomandano la verità e vicendevolmente si raccomandano la pazienza”.

In un mondo sempre più attraversato da conflitti violenti e tragici, la testimonianza di comunità che si aprono vicendevolmente può essere l’unico segno efficace dell’impegno concreto delle religioni per la pace e per la giustizia. Vogliamo, attraverso questo augurio, essere tessitori di unità perché “la gioia segreta sarà sempre lo stabilire la comunione e ristabilire la somiglianza, giocando con le differenze” (al testamento spirituale di Frère Christian de Chergè).

Ci sono già belle esperienze nel nostro territorio, come quella avvenuta durante lo scorso Natale a Cittadella che ha fatto incontrare i bambini e ragazzi musulmani del “Cortile della gentilezza” con i bambini e ragazzi del catechismo insieme ai volontari del doposcuola, al parroco e all’Imam. Desideriamo con il cuore curare le occasioni di incontro e di dialogo fra le nostre comunità che sono entrambe chiamate a costruire quella fratellanza umana che abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende uguali.

C’è in programma, il prossimo 15 marzo a Quistello, l’incontro “Religioni in dialogo” insieme all'Imam per l’Iftar, momento di rottura del digiuno dopo il tramonto.

Il mese sacro della fede musulmana si intreccia anche con un anno particolare per la Chiesa cattolica che è quello del Giubileo, evento di grazia che trasforma tutti noi in “pellegrini di speranza”.

A tutti i fratelli e sorelle musulmani, Ramadan Kareem. Uniti spiritualmente e protesi all'Amore Universale, auguriamo il più sincero Ramadan Kareem.

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