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10 APRILE

Pasqua alla Casa circondariale

La visita del vescovo nel Lunedì dell'Angelo

REDAZIONE

11 Aprile 2023

La gioia del Risorto, ma anche la risurrezione dell’uomo, nonostante tutto: è questo il senso della mattinata trascorsa nella Casa circondariale di Mantova lunedì 10 aprile, con la celebrazione della Santa Messa officiata dal vescovo Marco Busca, coadiuvato dal cappellano padre Andrei. Circa 35 ospiti dell’Istituto hanno partecipato a questo tradizionale incontro; presenti anche la Direttrice, il Comandante del corpo di polizia penitenziaria e alcuni volontari, in rappresentanza di tutti quelli che offrono sostegno ai detenuti attraverso varie attività.

Anche in questa occasione si è concretizzato l’incontro tra la società “libera” e la realtà dei carcerati; per essere un incontro di comunione non poteva che appoggiar-si alla Celebrazione eucaristica. La comunità diocesana, in questo caso rappresentata da un gruppo di aderenti al Rinnovamento nello Spirito che hanno animato la celebrazione, si è stretta attorno a questi fratelli detenuti, attuando l’invito di papa Francesco a farsi loro prossimi, coinvolgendo ogni volta molti laici.
L’umanamente impossibile è divenuto possibile nella Gloria della risurrezione di Gesù Cristo, che realizza anche la gioia della nostra risurrezione. Come dice san Paolo: “Niente è finito”.
Il vescovo nell’omelia, attraverso un semplice ma illuminante esempio, ha ricordato quanta libertà e coraggio susciti in noi il sentirci amati; al contrario, chi non sente di essere amato vive in modo statico, nella solitudine e dominato dalla paura. Chi ama Dio tiene conto di Lui in ogni propria azione; Dio può fare tutto, ma desidera la nostra collaborazione.
Dopo i saluti e i ringraziamenti il vescovo ha invitato tutti a risorgere da ogni caduta, da ogni morte, ad essere uomini nuovi. Questa è la Pasqua. 
Infine un detenuto a nome di tutti ha donato a mons. Marco una cesta di pani di diverse qualità, sfornati poco prima all’interno del carcere stesso.

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