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VITA DIOCESANA

Percorsi di Chiesa

Gli orientamenti per il prossimo biennio pastorale, presentati alle équipe di comunione

DI DAVIDE BOLDRINI

05 Giugno 2023

Sabato 27 maggio don Matteo Pinotti, vicario episcopale per la pastorale, ha condiviso con i rappresentanti delle équipe di comunione delle 28 Unità pastorali della diocesi il percorso che si intende proporre nei prossimi due anni. Quanto è stato condiviso è anche il risultato di una fase di discernimento in atto da alcuni anni e che sta coinvolgendo laici, persone di vita consacrata e clero.

Ripartire dalle fonti: Bibbia e liturgia al centro del prossimo biennio

Durante la visita che sta compiendo - sono già 22 le Unità Pastorali incontrate - il vescovo Marco ha rilevato una costante richiesta di formazione, un desiderio diffuso da parte delle comunità e dei cristiani più impegnati nei servizi pastorali. C’è un desiderio di formazione perché un po’ tutti avvertiamo la rilevanza delle sfide che le comunità cristiane hanno davanti, nel complesso futuro che le attende, e al tempo stesso si avverte l’esigenza di tornare alle fonti, di radicarsi là dove la fede continua a generare speranza e desiderio di vita. 

La Parola e la liturgia sono il cuore pulsante delle nostre comunità, sono il baricentro che le tiene unite e dà forma visibile alla comunione. Tuttavia, esse sono anche la frontiera su cui misuriamo le nostre fatiche quotidiane.  Il Concilio ha riconsegnato la Parola ai battezzati, eppure mai come oggi avvertiamo la necessità di rinnovare consuetudine e abitudine ad accostarsi ad essa, a sbriciolarla nella vita quotidiana, a rigenerare il senso del ritrovarci assieme attorno alla Parola di Dio e attorno all’Eucaristia. Il prossimo futuro chiamerà sempre di più i battezzati ad assumere funzioni più attive nell’annuncio cristiano, e ad animare e vivere in prima persona la liturgia che dà forma alla vita delle persone e delle comunità.

Siamo anche consapevoli di come questo desiderio di formazione spesso non si traduca in un impegno che persevera nel tempo. Le occasioni che già in passato sono state sperimentate non sempre hanno dato l’esito sperato. In questo senso, alcuni potrebbero obiettare che si tratta di una proposta non nuova, ma a queste obiezioni sensate si deve anche accostare la consapevolezza che la formazione non è solo una preparazione, un tempo nel quale si investe nel futuro, ma è anche, come l’ha definita don Matteo Pinotti, un modo per dare forma all’azione, ovvero un tempo dove avviare processi e percorsi che convochino tutti, laici e ministri ordinati, a costruire già oggi le forme della nostra presenza ecclesiale del domani. 

Scelte di fondo nelle proposte formative della Chiesa mantovana

Il cammino che stiamo compiendo nel percorso sinodale ha il suo cuore pulsante nelle Unità Pastorali, ovvero nell’esperienza di condivisione e di aiuto reciproco che le comunità cristiane sperimentano assieme. Sono le comunità il principale investimento della nostra Chiesa, comunità radicate e diffuse, capillari e missionarie. Nella proposta del prossimo biennio esse sono chiamate ad essere le protagoniste di questo cammino. 

I percorsi formativi, che avranno un cammino comune a livello diocesano, saranno situati nelle Unità Pastorali e da esse saranno animati e declinati in base alle esigenze e alle situazioni particolari. Gli organismi di comunione (le Equipe di Comunione con l’aiuto e la partecipazione dei Consigli Pastorali) avranno il compito di individuare i percorsi più idonei alla loro realtà, cercando all’interno della comunità quelle persone ed esperienze che animeranno i percorsi formativi, suscitando le ministerialità necessarie al servizio della vita della comunità. Coinvolgere, convocare, corresponsabilizzare il maggior numero di persone e di realtà per tracciare cammini in cui tutti possano ritrovarsi e spezzare forme di isolamento e sacche di autoreferenzialità, sono le azioni che andranno progressivamente realizzate. Ci saranno contenuti formativi comuni, ma anche laboratori tematici calibrati sulle diverse esigenze per incontrarsi, conoscersi meglio, collaborare attorno a obiettivi condivisi e sperimentarsi attorno ad essi.

Il Centro Pastorale sempre più "radicato" nelle comunità

Il cammino del prossimo biennio vedrà una completa trasformazione del Centro Pastorale come l’abbiamo conosciuto fino ad oggi. Tale trasformazione assume la logica che già il Sinodo diocesano aveva preconizzato: quella del decentramento e dell’accompagnamento. Si cerca di ridurre la distanza tra centro diocesano e comunità cristiane. Sempre più l’iniziativa e il protagonismo sarà spostato sui territori. Il Centro Pastorale sarà ancora di più una presenza che accompagna e sostiene i cammini particolari. 

Gli uffici e i centri diocesani lasceranno il posto a tavoli che integrano diverse istanze (catechesi, pastorale giovani, liturgia, carità…) per un accompagnamento integrato e più aderente alla vita delle comunità. Il percorso del prossimo biennio, in tal senso, inaugurerà questa nuova fase e le Unità Pastorali verranno accompagnate dal Centro Pastorale in questa nuova configurazione.

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