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Premio Canneti, gli elaborati vincitori

La cerimonia lunedì 11 novembre a Palazzo vescovile

19 Novembre 2024

Una studentessa dell’Istituto superiore di Scienze religiose “San Francesco” di Mantova, Marzia Cavallari, si è classificata prima all’edizione 2024 del Premio di studio “Costantino Canneti” su temi di storia e attualità mantovana. L’importante riconoscimento, che prevedeva la consegna di un importo di 2.000 euro, è stato raggiunto con la tesi con cui la studentessa ha conseguito la laurea in Scienze religiose: “La presenza della donna nel movimento cattolico mantovano. Dalla Rerum novarum al fascismo (1891-1930)”. Relatore della tesi il professor don Giovanni Telò, docente di Storia della Chiesa.

Nel valutare la ricerca di Cavallari, la commissione ha espresso questo giudizio: «La volontà di affrontare il punto di vista femminile, anche attraverso l’operato di alcune specifiche figure di donne nel Mantovano – in particolare l’esperienza delle sorelle di don Domenico Bodini, Modesta e Giuseppina, tra Mariana e Castellucchio – offre interessanti elementi di conoscenza di storie, azioni e realtà del nostro territorio, fino a ora non appropriatamente considerate».

La cerimonia di premiazione si è svolta l’11 novembre nella sala degli Arazzi del Palazzo vescovile di Mantova, alla presenza del vescovo Marco Busca, del presidente della Provincia Carlo Bottani e dei membri della commissione giudicatrice: don Massimiliano Cenzato, Giulia Marocchi, Luisa Onesta Tamassia, Carlo Togliani e Paola Tosetti Grandi.

Il secondo posto (premiato con 1.500 euro) è stato ottenuto da Stefano Bonfante per lo studio dal titolo “L’episcopato di Paolo Carlo Origo a Mantova (1895-1928)”.

Si discosta invece da questi temi la terza ricerca, premiata con 1.000 euro, che affronta un argomento d’attualità: “Il ‘peso’ delle competenze relazionali dell’infermiere nell’alleanza terapeutica con l’adolescente al momento della diagnosi di anoressia nervosa”. L’autrice Ines Lucca con questa tesi si è laureata in Scienze infermieristiche all’Università di Brescia. «Il tema, nella sua particolarità», si legge nelle motivazioni, «coglie uno degli aspetti previsti da Enrica Canneti, che con lungimiranza incluse la sanità e l’assistenza tra gli argomenti a cui gli studi devono ispirarsi».

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