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Forum del bene comune

Protocollo sull'intelligenza artificiale

Una tappa importante degli eventi legati al forum promosso dalla diocesi

Redazione

19 Marzo 2025

Pubblichiamo il testo completo del protocollo d'intesa sull'intelligenza artificiale firmato lo scorso martedì 18 marzo a palazzo vescovile tra 17 enti mantovani.

Testo completo del protocollo

Firmatari:

  1. Diocesi di Mantova;
  2. Fondazione UniverMantova;
  3. Fondazione Comunità Mantovana;
  4. Fondazione BAM;
  5. Camera di Commercio di Mantova;
  6. Confindustria Mantova;
  7. Confartigianato Mantova;
  8. Confcommercio Mantova;
  9. Confcooperative Mantova;
  10. Confagricoltura Mantova;
  11. Apindustria Mantova;
  12. CGIL Mantova;
  13. CISL asse del Po;
  14. UIL Mantova;
  15. Coldiretti Mantova;
  16. Banca di Credito Cooperativo di Rivarolo Mantovano;
  17. UCID Mantova.

Premessa

L’Intelligenza Artificiale (IA) rappresenta una nuova e significativa fase nel rapporto dell’umanità con la tecnologia. La sua influenza si fa sentire a livello globale in un’ampia gamma di settori, inclusi i rapporti interpersonali, l’educazione, il lavoro, l’arte, la sanità, il diritto, la guerra e le relazioni internazionali. Poiché l’IA continua a progredire rapidamente verso traguardi ancora più grandi, è di importanza decisiva prendere in considerazione le sue implicazioni antropologiche ed etiche.

Comunemente si ritiene che sia proprio del saggio essere capace di ben deliberare su ciò che è buono e vantaggioso, non da un punto di vista parziale, ma su ciò che è buono e utile per una vita felice in senso globale. La saggezza è una disposizione vera, ragionata, “disposizione all’azione avente per oggetto ciò che è bene e ciò che è male per l’uomo” (1). Fin dal mondo greco la saggezza è attributo relativo alla natura razionale dell’uomo e riguarda, tra l’altro, la disposizione naturale umana all’agire politico e quindi appartiene esclusivamente all’uomo in quanto soggetto che vive in una comunità. A differenza di essa l’intelligenza è propria dell’ambito di molti esseri viventi (non a caso anche molte specie animali ne possiedono una qualche forma) e viene intesa come la capacità di produrre risposte appropriate a problemi anche complessi. Se la seconda ormai appartiene a pieno diritto all’ IA, la prima resta prerogativa propria dell’uomo e non può mai venire subordinata alla pura attività intellettiva/operazionale.

Occorre pertanto, non solo attuare sforzi volti alla mitigazione dei rischi e la prevenzione dei possibili danni, ma anche attuare la garanzia che le sue applicazioni siano dirette alla promozione del progresso umano e del bene comune.

Per rispondere a queste sfide, va richiamata l’attenzione “sull’importanza della responsabilità morale fondata sulla dignità e sulla vocazione della persona” (2). In riferimento all’IA, infatti, “la dimensione etica assume primaria importanza poiché sono le persone a progettare i sistemi e a determinare per quali scopi essi vengano usati” (3). Lo sviluppo tecnologico dovrebbe sempre essere diretto al servizio della persona contribuendo ad una maggiore giustizia, “una più estesa fraternità e un ordine più umano dei rapporti sociali” (4).

TUTTO CIÒ PREMESSO, LE PARTI STIPULANO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D’INTESA:

Obiettivi

  1. Perseverare incessantemente nella ricerca della verità. Pertanto, l’essere umano non può considerare fonte di verità per sé stesso qualsiasi prodotto proveniente dall’IA.
  2. L’essere umano deve rimanere centrale e l’IA deve rappresentare uno strumento a supporto della persona intesa in senso integrale. Pertanto, non è possibile delegare all’IA decisioni che abbiano come sua ricaduta l’esistenza, la vita, la libertà, la dignità di un essere umano.
  3. L’essere umano va sempre riconosciuto e compreso in considerazione della gamma delle sue infinite possibilità relazionali, comunicative, estetiche e creative. Pertanto, la persona umana non può essere ridotta a semplice esecutrice di funzioni ma attore centrale del progresso e dello sviluppo.
  4. L’IA deve sempre essere utilizzata come strumento a supporto del bene comune come fine superiore rispetto al bene individuale di una sola parte. Pertanto, non è possibile finalizzare l’uso della IA a fini egoistici o personalistici, né ad utilizzarla per incrementare potere o guadagno di alcuni a scapito delle comunità aggravando il già pesante divario fra chi opera e gestisce l’ambito digitale e chi non è in grado o non ha la possibilità di farlo.
  5. Lo sviluppo dell’IA deve seguire logiche di ecologia integrale considerando le sue componenti (sociale, ambientale ed economica) e deve essere ritenuto uno strumento a supporto di un paradigma di sviluppo socioeconomico sostenibile valorizzando i principi dell’economia civile, della sobrietà e del bene comune. Pertanto, l’IA non dovrebbe causare impatti negativi sull’ambiente, sulla casa comune, sulle relazioni sociali.

Impegno condiviso

L’Intelligenza Artificiale rappresenta uno strumento importante per lo sviluppo economico sociale se gestito coscienziosamente dalle mani di uomini pienamente consapevoli dei rischi e delle immense potenzialità che ne derivano. Essa, infatti, potrà ricoprire un ruolo essenziale in una vasta varietà di ambiti, quali:

a) Risolvere problemi complessi;

b) Rielaborare dati provenienti da ambiti disciplinari anche profondamente diversi;

c) Mettere in connessione esperienze e conoscenze;

d) Affrontare situazioni che la complessità del mondo contemporaneo presenta in numero sempre maggiore;

e) Affrontare le sfide più urgenti del nostro presente.

Con il presente protocollo d’intesa ciascun Ente, secondo le proprie possibilità, si impegna a contribuire alla costituzione di un GRUPPO DI STUDIO attraverso l’impiego di risorse, il coinvolgimento di esperti, lo studio della materia e le varie forme di collaborazione che il gruppo stesso definirà nel tempo.

Consapevoli di tutto ciò, le parti coinvolte nella stesura del presente protocollo e firmatarie dello stesso, si impegnano nell’approfondimento sull’Intelligenza Artificiale con l’obiettivo di comprendere a fondo i rischi e le possibilità di questa tecnologia con particolare riferimento agli impatti e le ricadute che essa potrà avere sul territorio mantovano.

Si precisa che l’accordo, promosso e desiderato dai firmatari sopra citati, non è esclusivo ma si apre al territorio per coinvolgere tutti coloro che possono e desiderano collaborare al fine principale del gruppo di approfondimento. La diocesi di Mantova, per il tramite del Tavolo per il Bene Comune, coordinerà i lavori di confronto e l’avvio delle progettualità condivise.

Il protocollo viene siglato a Mantova il 18 Marzo 2025, presso la sede vescovile di Mantova, in occasione di S. Anselmo, patrono della Città, e ha durata di tre anni.

Note

  • (1) Aristotele, Etica Nicomachea cap.VI
  • (2) Francesco, Discorso alla Sessione del G7 sull’Intelligenza Artificiale a Borgo Egnazia, 2024
  • (3) Antiqua et Nova, Nota sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana, 2025
  • (4) Gaudium et Spes, 1965
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