Forum del bene comune
Una tappa importante degli eventi legati al forum promosso dalla diocesi
Redazione
19 Marzo 2025
Pubblichiamo il testo completo del protocollo d'intesa sull'intelligenza artificiale firmato lo scorso martedì 18 marzo a palazzo vescovile tra 17 enti mantovani.
Firmatari:
L’Intelligenza Artificiale (IA) rappresenta una nuova e significativa fase nel rapporto dell’umanità con la tecnologia. La sua influenza si fa sentire a livello globale in un’ampia gamma di settori, inclusi i rapporti interpersonali, l’educazione, il lavoro, l’arte, la sanità, il diritto, la guerra e le relazioni internazionali. Poiché l’IA continua a progredire rapidamente verso traguardi ancora più grandi, è di importanza decisiva prendere in considerazione le sue implicazioni antropologiche ed etiche.
Comunemente si ritiene che sia proprio del saggio essere capace di ben deliberare su ciò che è buono e vantaggioso, non da un punto di vista parziale, ma su ciò che è buono e utile per una vita felice in senso globale. La saggezza è una disposizione vera, ragionata, “disposizione all’azione avente per oggetto ciò che è bene e ciò che è male per l’uomo” (1). Fin dal mondo greco la saggezza è attributo relativo alla natura razionale dell’uomo e riguarda, tra l’altro, la disposizione naturale umana all’agire politico e quindi appartiene esclusivamente all’uomo in quanto soggetto che vive in una comunità. A differenza di essa l’intelligenza è propria dell’ambito di molti esseri viventi (non a caso anche molte specie animali ne possiedono una qualche forma) e viene intesa come la capacità di produrre risposte appropriate a problemi anche complessi. Se la seconda ormai appartiene a pieno diritto all’ IA, la prima resta prerogativa propria dell’uomo e non può mai venire subordinata alla pura attività intellettiva/operazionale.
Occorre pertanto, non solo attuare sforzi volti alla mitigazione dei rischi e la prevenzione dei possibili danni, ma anche attuare la garanzia che le sue applicazioni siano dirette alla promozione del progresso umano e del bene comune.
Per rispondere a queste sfide, va richiamata l’attenzione “sull’importanza della responsabilità morale fondata sulla dignità e sulla vocazione della persona” (2). In riferimento all’IA, infatti, “la dimensione etica assume primaria importanza poiché sono le persone a progettare i sistemi e a determinare per quali scopi essi vengano usati” (3). Lo sviluppo tecnologico dovrebbe sempre essere diretto al servizio della persona contribuendo ad una maggiore giustizia, “una più estesa fraternità e un ordine più umano dei rapporti sociali” (4).
TUTTO CIÒ PREMESSO, LE PARTI STIPULANO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D’INTESA:
L’Intelligenza Artificiale rappresenta uno strumento importante per lo sviluppo economico sociale se gestito coscienziosamente dalle mani di uomini pienamente consapevoli dei rischi e delle immense potenzialità che ne derivano. Essa, infatti, potrà ricoprire un ruolo essenziale in una vasta varietà di ambiti, quali:
a) Risolvere problemi complessi;
b) Rielaborare dati provenienti da ambiti disciplinari anche profondamente diversi;
c) Mettere in connessione esperienze e conoscenze;
d) Affrontare situazioni che la complessità del mondo contemporaneo presenta in numero sempre maggiore;
e) Affrontare le sfide più urgenti del nostro presente.
Con il presente protocollo d’intesa ciascun Ente, secondo le proprie possibilità, si impegna a contribuire alla costituzione di un GRUPPO DI STUDIO attraverso l’impiego di risorse, il coinvolgimento di esperti, lo studio della materia e le varie forme di collaborazione che il gruppo stesso definirà nel tempo.
Consapevoli di tutto ciò, le parti coinvolte nella stesura del presente protocollo e firmatarie dello stesso, si impegnano nell’approfondimento sull’Intelligenza Artificiale con l’obiettivo di comprendere a fondo i rischi e le possibilità di questa tecnologia con particolare riferimento agli impatti e le ricadute che essa potrà avere sul territorio mantovano.
Si precisa che l’accordo, promosso e desiderato dai firmatari sopra citati, non è esclusivo ma si apre al territorio per coinvolgere tutti coloro che possono e desiderano collaborare al fine principale del gruppo di approfondimento. La diocesi di Mantova, per il tramite del Tavolo per il Bene Comune, coordinerà i lavori di confronto e l’avvio delle progettualità condivise.
Il protocollo viene siglato a Mantova il 18 Marzo 2025, presso la sede vescovile di Mantova, in occasione di S. Anselmo, patrono della Città, e ha durata di tre anni.