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VISITA PASTORALE

Rinnovare la vision per la cura integrale della persona

Il vescovo ha incontrato i rappresentanti del mondo sanitario locale

REDAZIONE

27 Dicembre 2023

Giovedì 14 dicembre, nell’ambito della visita pastorale del vescovo Marco alla città, nell’aula magna della casa di cura San Clemente si è svolto il convegno Rinnovare la vision per la cura integrale della persona, con la presenza di autorevoli rappresentanti della politica locale e del mondo della salute. Ospite della serata l’avv. Luca Degani, Presidente di UNEBA Lombardia (ente rappresentativo della maggioranza delle RSA del nostro territorio). 

Mons. Roberto Rezzaghi, a nome della cabina di regia della visita, ha chiarito i motivi dell’incontro: la constatazione di una palese difficoltà dei cittadini ad accedere alle cure, e la fatica del mondo sanitario a rispondere ai bisogni degli stessi. Come conoscere e affrontare i problemi, per poi recuperare la capacità del prendersi cura delle persone, specie le più fragili? 

Nei saluti iniziali l’assessore al welfare Andrea Caprini, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ha presentato le iniziative politiche locali finalizzate a sostenere il terzo settore e le RSA. Ha riportato, tra le altre, l’idea di favorire l’insediamento nella nostra città, di concerto con ASST Mantova, di nuovi professionisti della salute, attraverso contratti di locazione vantaggiosi. 

Degani ha illustrato la situazione attuale della sanità lombarda con alcuni dati numerici: i cittadini lombardi assistiti sono circa 10 milioni, di questi, 3 milioni hanno una condizione cronica. Ben 672.000 cittadini hanno limitata autosufficienza e 1.162.000 ultra 65enni hanno un aumentato rischio di istituzionalizzazione. Dal 4% al 38% dei cittadini vive in un ambiente sociale disagiato. L’offerta del sistema sanitario è di 204 Ospedali (circa 40.000 posti letto), 666 RSA, 100 RSD, 5.616 medici di medicina generale e 828 ambulatori specialistici. Nonostante questa evidente ricchezza di servizi, rispetto al resto d’Italia, vi sono delle criticità: prestazioni a carico delle famiglie, tempi di attesa lunghi, inappropriatezza prescrittiva, sovraccarico delle strutture di emergenza. Il 90% delle spese regionali è destinato alla salute. Il fondo sanitario si finanza con l’IRAP e l’IVA, ma il calo demografico ha l’effetto di un gettito fiscale minore. La spesa sanitaria cresce sempre di più perché aumenta il numero di assistiti anziani, mentre diminuiscono i giovani in età lavorativa. Quindi le risorse economiche per sostenere questo complesso sistema sono sempre più limitate, ciò impone nuove strategie organizzative (telemedicina, razionalizzazione dei servizi). Il problema non è solo di natura economica, ma anche di ridotte risorse umane (sempre meno medici ed infermieri) soprattutto nel sistema socio-sanitario. Dopo la recessione economica seguita alla pandemia, il PNRR aveva lo scopo di dare nuovo slancio all’economia, ma la guerra in Ucraina ha determinato il boom dell’inflazione sui beni energetici ed alimentari frenando l’auspicato recupero economico. Tutte queste criticità delineano il quadro odierno del mondo della salute. 

Cosa fare? Occorre agire su più fronti: una lungimirante programmazione che superi gli interventi a carattere emergenziale e che ponga le basi per una riforma strutturale, una adeguata politica di sostegno alle famiglie per convertire il calo demografico, migliorare le condizioni salariali dei sanitari per contrastarne la fuga in altri paesi agevolando chi rimane.

Al termine il vescovo Marco ha portato il suo saluto e tratto le conclusioni, esortando ad usare - ciascuno per il proprio ambito - la creatività, da mettere a disposizione del bene comune con particolare attenzione alla solidarietà e giustizia per i malati, specie i più fragili, ma anche per chi si prende cura di loro.

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