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CHIESA SINODALE

Visita "ad limina"

I vescovi lombardi a Roma da papa Francesco dal 29 gennaio al 3 febbraio

REDAZIONE

27 Dicembre 2023

Dal 29 gennaio al 3 febbraio 2024 i dieci vescovi della Lombardia, guidati dal metropolita Mario Delpini, compiranno una visita a Roma, quella che nel mondo ecclesiastico è conosciuta come visita ad limina apostolorum. Tra i dieci presuli ci sarà anche il vescovo Marco, che porterà con sé, spiritualmente, tutte le comunità mantovane. Saranno perciò giorni molto importanti per le Chiese lombarde, che attraverso il confronto con papa Francesco avranno modo di condividere con lui lo stato attuale delle rispettive diocesi, le principali preoccupazioni, unitamente ai segnali di speranza e di rinnovamento in corso.

Per comprendere meglio il senso di questa visita è importante ricordare che si tratta di uno dei più antichi pellegrinaggi della storia, quello che proponeva ai cristiani di recarsi a Roma per venerare le reliquie degli apostoli Pietro e Paolo, che proprio in quella città avevano subito il martirio. La visita ad limina apostolorum è quindi un pellegrinaggio devoto e una prassi antichissima nella cattolicità, di cui si trovano tracce già in una lettera indirizzata a papa Giulio I dal concilio di Sardica del 343. Altri documenti storici evidenziano che papa Zaccaria (741-752) sarebbe stato il primo a imporla come obbligo ai vescovi nel sinodo romano del 743. Nello stesso testo il Papa chiedeva ai vescovi più vicini di recarsi a Roma, e a quelli più lontani di assolvere all’obbligo tramite l’invio di un testo scritto sullo stato della loro Chiesa locale, da condividere con il papa stesso. 

Quindi la storia ci consegna l’idea che la visita ad limina consiste in due momenti principali: il pellegrinaggio alla tomba degli apostoli e l’incontro con la persona del vescovo di Roma, che presiede le Chiese nella carità e nell’unità della fede.
Attualmente in Italia la visita è fissata ogni cinque anni e, considerata la numerosità delle diocesi italiane, viene organizzata secondo le conferenze episcopali regionali. 

Oltre all’oggetto della visita propriamente detta, al papa e alle tombe degli apostoli, si fissa anche un contenuto della visita, ovvero la presentazione dello stato della Chiesa particolare. Questo contenuto viene organizzato in una serie di domande attorno a nuclei tematici ritenuti vitali per la vita della Chiesa locale, come ad esempio l’evangelizzazione, la carità, la liturgia... Questo documento, affidato alla responsabilità pastorale del vescovo, viene da lui stesso compilato, avvalendosi anche dei suoi collaboratori più stretti. Tale relazione - che è un mezzo per facilitare il rapporto di comunione tra le Chiese particolari e il Pontefice - deve essere inviata tempestivamente, affinché il Papa abbia un proficuo contatto personale e pastorale con ogni vescovo, e affinché i Dicasteri competenti, debitamente informati, possano avere un dialogo costruttivo con i pastori diocesani.

Lo svolgimento della visita ad limina sarà quindi caratterizzato da vari momenti, tutte occasioni per rafforzare quel processo di sinodalità fortemente voluto dal Papa, e ormai divenuto un pilastro del processo di riforma della Chiesa universale.
La visita è pertanto una grande opportunità per l’intera diocesi, che è chiamata a partecipare anzitutto con la preghiera. Il vescovo Marco ha voluto comporre una preghiera speciale per l’occasione (scaricabile qui sotto in due formati), invitando tutte le comunità ad utilizzarla durante il tempo della preparazione e della visita. 

«La visita ad limina non è un affare di burocrazia ecclesiastica riservato ai vescovi» scrive il vescovo Marco. «Ciascuno di noi porta al Papa la diocesi affidata alla sua cura pastorale. Porto con me la nostra Chiesa mantovana e i cammini sinodali e di riforma pastorale che stiamo percorrendo in questi anni. Porto con me ogni sorella e ogni fratello, in particolare tutti i ministri, a partire dai presbiteri e dai diaconi, senza escludere nessuno di coloro che sono dedicati alla missione dell’annuncio, della celebrazione liturgica, della cura dei poveri e del bene comune. Alcuni di loro sono impegnati a redigere insieme a me la relazione sulla vita della nostra diocesi da presentare al Papa. A tutti chiedo di seguire con interesse e partecipazione questo importante momento di Chiesa. Vi suggerisco un testo per la preghiera comune da recitare nel mese di gennaio come preparazione e accompagnamento della visita ad limina. Vi sono grato e mi accingo a vivere questo importante impegno in comunione con ciascuno di voi». 

Sarà cura del servizio diocesano per le comunicazioni raccontare la Visita, affinché possa diventare un momento di comunione per tutti. 

PREGHIERA DEL VESCOVO MARCO

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