Il Codice di Diritto Canonico (numero 503) spiega: "Il Capitolo dei Canonici è il collegio di sacerdoti al quale spetta assolvere alle funzioni liturgiche più solenni nella chiesa cattedrale; spetta inoltre al Capitolo Cattedrale adempiere i compiti che gli vengono affidati dal diritto o dal Vescovo diocesano. Per cui nello spirito della Costituzione Apostolica del concilio Vaticano II sulla Sacra Liturgia il Capitolo dei Canonici è chiamato ad esprimere la vicinanza del Presbiterio diocesano al Vescovo mentre presiede la Liturgia in Cattedrale".
Funzioni alle quali i Canonici sono tenuti a partecipare: celebrazione della Dedicazione della Cattedrale (13 febbraio); del Preziosissimo Sangue (12 marzo); della Solennità di Sant’Anselmo (18 marzo); la Messa del Crisma, la Solennità degli Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno) e la celebrazione in suffragio dei Vescovi e dei Canonici defunti.
In modo particolare i Canonici sono chiamati ad attendere alla celebrazione del Sacramento della Penitenza nelle Cattedrali e al ministero della Consolazione; in questo compito così importante, il Capitolo si avvale anche della collaborazione di altri sacerdoti incaricati dal vescovo.
Ogni Capitolo della Cattedrale, in ogni Diocesi, è presieduto dal un Presidente, e così accade anche nella nostra Diocesi, dove però ci sono altre “Dignità” che per antica tradizione sono presenti: l’Arciprete, che è il Parroco della Cattedrale; l’Arcidiacono, che è il Presidente del Capitolo, il Canonico teologo e il Canonico Penitenziere, che ha la facoltà, in forza del suo ufficio, di assolvere nel Sacramento della Penitenza le censure riservate alla santa Sede e di coordinare i sacerdoti confessori nelle nostre Cattedrali.
Al compimento del 75° anno di età il canonico è tenuto, come tutti i sacerdoti che svolgono un ufficio in ogni Diocesi, a rassegnare le sue dimissioni nelle mani del vescovo, cui spetta confermarlo nell’incarico, dichiararlo Canonico onorario o accettare la rinuncia a Canonico onorario.