Casalmoro si trova sulla statale per Brescia, a 5 km da Asola, ai confini della provincia di Mantova, in una bella campagna vicino al fiume Chiese. Antico feudo dei Mori, da cui il nome deriva, ha palazzi di dignità antica, un discreto sviluppo edilizio, economico, industriale.
Il cristianesimo è arrivato nella zona dei primi secoli dopo Cristo, come è approvato da elementi architettonici ritrovati, tra cui le due belle acquesantiere paleocristiane della parrocchia.
Da fonti e scavi archeologici risulterebbe poi che il paese si trova inizialmente nella zona della Pieve di San Faustino, a 2 km dal centro attuale, dove sarebbe poi stato spostato a seguito della costruzione di un ponte sul Chiese, fatto che comportava passaggio di merci e persone, commercio, benessere maggiore.
Il primo documento storico che fa menzione di Casalis Mauris risale alla fine del secolo X. Nel 1148 in una bolla di papa Eugenio III Casalmoro come parrocchia fu ceduta alla diocesi di Brescia e nel 1192 è riconosciuta dipendente da quella di Asola; dopo essere stata sotto i Visconti, nel 1428 passò sotto i Gonzaga di Mantova.
Sotto la spinta del Concilio di Trento si ebbero in Casalmoro numerose visite pastorali e sorsero confraternite del Santissimo Sacramento, dei Disciplini, del Santo Rosario, dei Frati Cappuccini, che vi rimasero fino al 1805, quando per ordine del governo italiano furono cacciati.
La chiesa parrocchiale di santo Stefano è del 1744, un armonico complesso con campanile-torre, con qualche elemento cinquecentesco. Nel suo interno si possono ammirare XVII e XVIII, altari finemente cesellati.