Santa Margherita vergine e martire
Castelnuovo, una frazione del comune di Asola, da cui dista 5 km, fu voluta nel XII secolo da Brescia che, "decisa di finirla - scrive il Besutti nella "Storia di Asola" - una buona volta con quei turbolenti (i Casaloldi) decretava che nella terra di Casaloldo si levasse un castello e vi fosse fatto mercato".
Il Castrum novum divenne Castelnuovo, un villaggio che non poteva mancare - dice sempre il Besutti - di quel luogo sacro dove le anime credenti si raccolgono nell’adorazione pubblica della "Divina Maestà"; cioè la chiesa.
Questa, in rovina per le ingiurie del tempo, fu ricostruita nel XVIII secolo e consacrata nel 1774 da monsignor Giovanni Battista Badoer, arciprete ordinario di Asola.
La chiesa, armoniosa nell'insieme, ha una facciata classicheggiante; all'interno ad un'unica navata, la decorazione è sobria, bella nelle linee e nei colori; gli altari settecenteschi, tranne quello di Sant'Imerio, sono in marmo con intarsi a disegni finissimi.
Sotto vetro, in una imponente cornice barocca, l'immagine della Miracolosissima e molto venerata Madonna del Rosario, un affresco proveniente dalla chiesa di Santa Margherita. A Santa Margherita vergine e martire è dedicata la stessa parrocchiale.