San Francesco d'Assisi
Il nome di questa frazione del comune di Roverbella è abbastanza ingrato. Dagli aggettivi Malus Vicinus significherebbe "cattivo vicino", sostenuto da un detto popolare di rincalzo che suona "Malavicina: pasa e camina!".
In realtà, tale "blasonatura scorbutica" proviene soltanto dal suo confinare con una Verona in continui, lontani e passati, conflitti di potere con Mantova.
L'imponente e bella chiesa parrocchiale è dedicata a San Francesco d'Assisi. Unica in tutto il mantovano, possiede pianta esagonale e il suo interno si apre come un abbraccio generoso.
I quadri che la adornano sono di buona fattura, ma non d'autore. Magnifico è invece l'altare maggiore proveniente dall'ex chiesa gesuitica di San Luigi di Mantova.
L'organo è stato aggiunto nel 1970. Sullo spettacolare campanile alto 54 m, nove campane acquistate nel 1958 e nel 1970 sono già predisposte per l'elettrificazione.
Il tempio è nato nel 1713 per contributo di tutti i parrocchiani e fino al 2008 ha avuto lo Jus Patronatus (i capi famiglia avevano il diritto di scegliere il parroco fra tre sacerdoti proposti dal vescovo).