È a ridosso dell'argine maestro del fiume Po, passaggio obbligato per le comunicazioni stradali e ferroviarie tra l'Italia del Nord industriale e l'Italia del Nord-centro-sud, agricola e industriale.
Il suo territorio fino agli inizi del secolo era soggetto ad alluvioni e allagamenti; tuttavia il territorio dava abbondanti frutti, a dar credito ai documenti che fanno riferimento alla corte villa Ghirardina, "dispensa e luogo di villeggiatura dei duchi di Mantova". Fino al 1585 non c'era la chiesa e fu grazie al mecenatismo del duca Guglielmo Gonzaga che essa sorse per comodità dei sudditi.
È stato pure un luogo chiave nell'assetto militare sotto il dominio austriaco, e qui si ebbe probabilmente uno dei pochi episodi "vittoriosi" durante la terza guerra d'Indipendenza del 1866. Dopo di che, fortunatamente, qualche struttura delle fortificazioni servì da base d'appoggio della linea ferroviaria Mantova-Modena.
La chiesa parrocchiale, dedicata a San Girolamo sacerdote e dottore della Chiesa, fu fatta costruire ex novo dal duca Guglielmo Gonzaga presso una vecchia torre, ridotta a campanile, nel 1585.
Per i primi settant'anni fu affidata alla congregazione dei padri di San Girolamo di Fiesole, che la lasciarono nel 1653 a seguito della soppressione dell'ordine. Nel 1743 fu elevata al titolo di arcipretura.