Parrocchie

Pellaloco di Roverbella

San Rocco

E' sempre suggestivo e quasi misterioso il passaggio dei secoli su un nome. Rotolato come un sasso portato dalle acque, smussato negli angoli con l'aiuto dei dialetti, il termine "Pellaloco" da Locus Paludis, luogo di palude, può corrispondere alla zona bassa, in cui il paese si trova, in parte coltivata a risaia ricca di fossi con molta acqua.
Oppure "Pellaloco" da Locus Belli, luogo di guerra, può corrispondere alla posizione incuneata di confine tra Mantova e Veronaa e alle continue passate difficoltà di convivenza, giustificate sia dal vicino castello di Castiglione Mantovano (luogo di offesa e di difesa), sia dal tuttora esistente fossato di confine chiamato Rabbioso.
La chiesa parrocchiale è dedicata a San Rocco. Di una prima chiesa privata, eretta alla fine del 1400 dai nobili Malatesta De' Terzi, rimane solo la descrizione della triste decadenza (1718).
Quindi la sollecitazione al titolare del giuspatronato (proprietario con diritto di scelta del sacerdote) marchese e Giovanni Girolamo Spolverini, di ricostruire il Tempio, oratorio e sacrestia.
I lavori sono durati dal 1728 al 1735. Curata e restaurata con attenzione lungo lo scorrere dei tempi, la parrocchiale risulta ancor oggi di aspetto gentile ed accogliente. Al suo interno, una statua di Santa Rita donata da Angelina Arcari il 22/5/1930 in segno di particolare devozione, continua a suscitare devozione fino a sollevare Pellaloco a notissimo e frequentatissimo santuario.

SANTA RITA

Santa Rita nacque a Roccaporena (Cascia) verso il 1380. Secondo la tradizione era figlia unica e fin dall’adolescenza desiderò consacrarsi a Dio ma, per le insistenze dei genitori, fu data in sposa ad un giovane di buona volontà ma di carattere violento. Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, ebbe molto a soffrire per l’odio dei parenti che, con fortezza cristiana, riuscì a riappacificare. Vedova e sola, in pace con tutti, fu accolta nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena in Cascia. Visse per quarant’anni anni nell’umiltà e nella carità, nella preghiera e nella penitenza. Negli ultimi quindici anni della sua vita portò sulla fronte il segno della sua profonda unione con Gesù crocifisso. Essendo immobile a letto, ricevette la visita di una parente la quale, nel congedarsi, le chiese se desiderava qualcosa della sua casa di Roccaporena; Rita rispose che le sarebbe piaciuto avere una rosa dall'orto; la parente obiettò che si era in pieno inverno e quindi ciò non era possibile. Ma Rita insisté. Tornata a Roccaporena, la parente si recò nell'orticello e, in mezzo ad un rosaio, vide una bella rosa sbocciata. Stupita, la colse e la portò da Rita a Cascia la quale, ringraziando, la consegnò alle meravigliate consorelle. Così la santa vedova, madre, suora, divenne la santa della ‘Spina’ e la santa della ‘Rosa’; per questo nel giorno della sua festa questi fiori vengono benedetti e distribuiti ai fedeli. Morì il 22 maggio 1457. Invocata come taumaturga di grazie, il suo corpo si venera nel santuario di Cascia, meta di continui pellegrinaggi. Beatificata da Urbano VIII nel 1627, venne canonizzata il 24 maggio 1900 da Leone XIII. E’ invocata come santa del perdono e paciera di Cristo.

PREGHIERA A SANTA RITA

Sotto il peso del dolore, a te, cara Santa Rita, io ricorro fiducioso di essere esaudito. Libera, ti prego, il mio cuore dalle angustie che l’opprimono e ridona la calma al mio spirito, ricolmo di affanni. Tu che fosti prescelta da Dio per avvocata dei casi più disperati, impetrami la grazia che ardentemente ti chiedo (si esprime la grazia che si desidera).Se sono di ostacolo al compimento dei miei desideri le mie colpe, ottienimi da Dio la grazia del ravvedimento e del perdono mediante una sincera confessione. Non permettere che più a lungo io sparga lacrime di amarezza. O santa della spina e della rosa, premia la mia grande speranza in te, e dovunque farò conoscere le grandi tue misericordie verso gli animi afflitti. O Sposa di Gesù Crocifisso, aiutami a ben vivere e a ben morire. Amen.

Orari Messe Pellaloco di Roverbella

Domenica:
07:15 | 17:00
Lunedì:
07:15
Martedì:
07:15
Mercoledì:
07:15
Giovedì:
07:15
Venerdì:
07:15
Sabato:
07:15 | 17:00