Nata a Esenta di Lonato nel 1934
Istituto: Appoggiata ai Comboniani
Parrocchie di riferimento in Italia: Esenta, Castiglione delle Stiviere
Sono in Brasile da circa 40 anni. Sono nata in una famiglia numerosa, papà falegname e mamma sarta. Sin da piccola sognavo di andare in Africa a portare il mio aiuto. A tredici anni in duomo a Montichiari, durante l’ora di Grazia, nell’apparizione di Maria Rosa Mistica, sentii, in modo del tutto inesplicabile, che la Madonna mi chiedeva di aiutare i bambini in difficoltà. Don Vignola e don Mario Bottoglia mi hanno seguito nella vita spirituale e nella mia vocazione. A 17 anni sono entrata a far parte delle Piccole Figlie della Croce di Castiglione delle Stiviere assistendo gli orfani di Villa Santa Maria e poi quelli di Darfo, sul Lago d’Iseo. Successivamente a Cascinare (Marche) e Ro Ferrarese mi sono occupata di attività parrocchiale e scuola materna.
Lasciate le Piccole Figlie della Croce, nel 1979 sono partita per il Brasile chiamata dal vescovo della Diocesi di Balsas, don Rino Carlesi. Non conoscevo il vescovo e tantomeno il Brasile, io aspettavo l’Africa. Dopo tre giorni di preghiera, con il gruppo che pregava con me, decidemmo che era una chiamata e risposi sì al Brasile. Ho avuto la responsabilità, insieme a Zuleica ed Anna Maria Marcon, della parrocchia Santa Teresina del Bambin Gesù (forse la più povera) in Sucupira do Norte, comunità di 13.000 abitanti sparsi in un territorio di 1364 Km nello stato del Maranhao.
Agli inizi degli anni Ottanta nacque il “Progetto Speranza” in favore dei tanti bambini in difficoltà di Sucupira e dintorni. Il progetto prevede una scuola materna (dai 2 ai 4/5 anni) e una scuola elementare (dai 6 agli 11 anni), dalle 7,30 del mattino alle 17,30 del pomeriggio per circa 170 ragazzi. Preghiera e istruzione scolastica al mattino e attività pratiche al pomeriggio (arte, cucito, cura dell’orto e dei fiori). Per sostenere gli agricoltori della zona viene creata la cooperativa agricola C.A.M.S. con la finalità di attribuire il giusto prezzo ai prodotti coltivati (legumi, cereali...). Grazie a una donazione provvidenziale di una famiglia bresciana, favorita da don Serafino Ronchi, è stato possibile acquistare 1270 ettari di terreno scongiurando lo sfratto di oltre 100 famiglie del medesimo terreno.
Nel 2000 nasce la scuola famiglia agricola (EFA) per circa 70 ragazzi, che è stata riconosciuta dal Ministero dell’educazione nel 2003. Dedicata alla formazione di periti agrari, coinvolge anche le famiglie degli studenti i quali devono applicare a casa le tecniche di coltivazione apprese a scuola.
La nostra filosofia si basa sulla “teologia della liberazione”: la Parola di Dio non come astratto contenitore di verità ma come dinamica promozione di carità e di giustizia al fine di promuovere l’”uomo nuovo” nella pienezza della consapevole dignità e condivisione comunitaria.
Il governo attuale non favorisce l’istruzione, infatti sono state tolte alcune materie e servizi ed è stato ridotto il numero dei docenti. In compenso sono aumentati i gruppi di preghiera che pregano anche per noi.
Quello che adesso mi sta a cuore è che il nuovo vescovo di Balsas accompagni e guidi il progetto come hanno fatto dom Franco e dom Rino. Sarebbe bello anche riuscire a fare uno scambio tra studenti della scuola agricola con studenti e lavoratori della terra italiani. Professori e agronomi che scambino esperienze e progetti: uno scambio di vita che riesca a fare “tessitura” per un mondo più umano e più cristiano.
Giovani e meno giovani sono i benvenuti in Brasile per prestare servizio di volontariato: davvero si prova più gioia nel dare che nel ricevere.