Missionari mantovani

Ranzato suor Dina

attualmente nella Diocesi di Pemba – Cabo Delgado (Mozambico) Parrocchia dedicata a “Santo Agostino” di Pemba

Nata a Rivalta sul Mincio nel 1941

Istituto: Suore di Gesù Buon Pastore - Pastorelle, sjbp, quarta congregazione della Famiglia Paolina, fondata a Roma da don Giacomo Alberione

Comunità provinciale di Verona, Piazzetta don Giacomo Alberione, 1 (parrocchia “Maria Immacolata”, via S. Marco, 61)

Nella parrocchia di Rivalta sul Mincio, dedicata ai santi “Virgilio e Donato”, sono nata, ho ricevuto tutti i sacramenti e sono vissuta fino a 24 anni.  

Fin da adolescente sentivo che il Signore mi chiedeva di dedicare la mia vita agli altri, ma solo a 24 anni ho risposto sì, lasciando tutto e tutti con gioia perché finalmente sentivo realizzato il mio sogno tra le Suore Pastorelle. Mi aveva attratto la loro semplicità e l’invito a seguire Gesù nella veste di buon Pastore. Il Fondatore diceva a tutte noi: “Guardate sempre Gesù buon Pastore e vivete secondo Lui”. Una proposta che sentivo in sintonia con i miei ideali: fare qualcosa per Gesù attraverso i miei fratelli. “Io sono il buon Pastore… sono venuto perché abbiano la vita e vita in abbondanza”.
Dopo la formazione iniziale sono stata otto anni nella parrocchia della “Natività di Maria” a Ponte nelle Alpi (Belluno). Rientrata in Casa Madre (Albano Laziale - Roma) per approfondire gli studi, ho servito il buon Pastore nelle attività pastorali, particolarmente con gruppi giovanili e, in seguito a Roma, nell’approfondimento del carisma con giovani pastorelle delle varie nazioni dove eravamo presenti

Nel 2000 siamo partite in quattro per la missione in Mozambico, precisamente nella provincia di Cabo Delgado di cui Pemba è il capoluogo. In seguito si sono unite a noi altre due pastorelle. Attualmente sono cinque le pastorelle mozambicane e un gruppo di giovani in formazione (novizie, postulanti, aspiranti).
La missione abbraccia tutta la Diocesi per la formazione di animatori delle piccole comunità e i molti catechisti, per l’accoglienza di famiglie in difficoltà, poveri, malati di AIDS, carcerati, la creazione di “Radio sem Fronteiras”, di una libreria/biblioteca a servizio dei giovani delle scuole superiori e l’oratorio frequentato da circa 300 bambini, adolescenti e giovani, nonché la scuola materna parrocchiale di cui è coordinatrice una pastorella

Da alcuni mesi sono in Italia a causa del Coronavirus, ma con la mente e il cuore a Cabo Delgado, per sostenere con l’affetto e aiuti concreti (che riceviamo da benefattori, tra cui la Caritas diocesana di Mantova grazie al lascito del sig. Mario Pavesi) il lavoro che le mie sorelle stanno affrontando quotidianamente: sono più di 2000 rifugiati a cui è necessario attendere ogni giorno per il cibo, l’acqua, l’igiene, malattie varie, dando anche il sostegno psicologico-spirituale-morale di cui hanno bisogno, dopo previa preparazione. Infatti, ultimamente Cabo Delgado è duramente provato da una assurda guerra causata da gruppi fondamentalisti islamici i quali, sembra, vogliono appropriarsi dei territori ricchi di gas, petrolio, pietre preziose, senza tralasciare l’intento di farsi tanti proseliti. Inoltre, è necessario far fronte alle conseguenze del Coronavirus, già presente anche in quel territorio. Il vescovo, dom Luiz Fernando Lisboa, insieme alla Caritas, alla nostra comunità e alle altre forze presenti nel territorio sta facendo il possibile e l’impossibile per essere vicini e solidali a quanti soffrono materialmente, spiritualmente, moralmente. 

In tempo di Covid-19 mi è difficile pensare a nuove iniziative. Il desiderio sarebbe quello di reinventare la pastorale mettendo al primo posto l’annuncio di Cristo morto e risorto; inoltre, offrire una catechesi che non sia finalizzata ai sacramenti, ma alla scelta di vita secondo il Vangelo, perché finalmente il popolo sia protagonista della sua storia, sappia difendere i suoi diritti e svolgere i suoi doveri di cittadino mozambicano, senza essere in balia di governi corrotti e ideologie del momento. Sono consapevole che parallelamente alla proposta cristiana si dovrebbe dare una formazione culturale e morale seria.