È bene che tale modalità “diffusa” di celebrazioni giubilari continui, così che la forza del perdono di Dio sostenga e accompagni il cammino delle comunità e delle persone (SnC 5)
L’unica chiesa giubilare della nostra diocesi è la basilica di Sant’Andrea, ma anche i santuari diocesani possono diventare «luoghi santi di accoglienza e spazi privilegiati per generare speranza» (SnC 24). Pertanto, in conformità con la normativa che concede ai vescovi diocesani di «impartire, nelle chiese giubilari, la benedizione papale con annessa Indulgenza plenaria» (NI III), nei santuari della nostra diocesi si terranno celebrazioni particolari connesse al dono dell’indulgenza giubilare.
In essi verranno intensificati l’accoglienza dei pellegrini e – in quanto autentiche “chiese penitenziali” – i servizi per l’ascolto e l’accompagnamento spirituale, con sacerdoti sempre disponibili per la celebrazione della Riconciliazione.
Inoltre, i santuari diocesani saranno anche centri per l’adorazione eucaristica “diffusa”, secondo il progetto diocesano che prenderà forma nel corso di quest’anno giubilare.
Ulteriori momenti giubilari si svolgeranno negli altri santuari e nei luoghi di particolare devozione per le nostre comunità locali:
Chiesa parrocchiale di Cittadella a Mantova.
Cappella della B.V. Maria di Lourdes a Villa Saviola.
Santuario della Madonna della Malongola a Fontanella Grazioli.
Pieve della B.V. Maria a Cavriana.
Romitorio di San Pietro a Redondesco.
Chiesa della B.V. Maria della Neve (Madonnina) a Villimpenta.
Santuario di San Pio X a Mantova.
Santuario della Madonna del Dosso a Casalmoro
In queste occasioni giubilari è bene curare:
I Missionari della Misericordia, istituiti da papa Francesco nel corso del Giubileo straordinario, sono sacerdoti abilitati ad accompagnare percorsi penitenziali particolarmente delicati, dotati anche della facoltà di perdonare i peccati riservati alla Sede Apostolica. Essi «continuano a svolgere un’importante missione [...], restituendo speranza e perdonando ogni volta che un peccatore si rivolge a loro con cuore aperto e animo pentito».
In questo Anno Santo, i vescovi diocesani potranno
«avvalersi del loro prezioso servizio, specialmente inviandoli laddove la speranza è messa a dura prova, come nelle carceri, negli ospedali e nei luoghi in cui la dignità della persona viene calpestata, nelle situazioni più disagiate e nei contesti di maggior degrado, perché nessuno sia privo della possibilità di ricevere il perdono e la consolazione di Dio» (SnC 23).
Nella nostra diocesi sono: