Notizie

Settimana della Chiesa Mantovana

I ministeri battesimali istituiti

Domenica 15 settembre le comunità pregheranno per questi carismi nella Chiesa

13 Settembre 2024

Nell’ambito degli eventi della Settimana della Chiesa mantovana, domenica 15 settembre assume un significato particolare, in quanto sarà dedicata dal tema dei ministeri battesimali istituiti; in questa giornata in tutte le celebrazioni nelle comunità verranno poste alcune attenzioni particolari per sottolineare questo aspetto.

Le diocesi lombarde, su impulso di Papa Francesco, hanno scelto di dare avvio a percorsi di formazione per l’istituzione dei ministeri del catechista, lettore, accolito, a cui sono chiamati alcuni battezzati per sostenere la vitalità delle nostre comunità cristiane, e che esprimono fondamentali dimensioni della fede battesimale: l’accompagnamento del cammino di fede, l’annuncio della Parola, la cura delle relazioni nella reciproca accoglienza dei fratelli e delle sorelle.

A partire da questo anno pastorale anche nella nostra diocesi prenderanno il via percorsi di formazione per l’istituzione dei ministeri del catechista, lettore, accolito.

In diocesi è stata costituita un’apposita Equipe per la formazione ai ministeri, a cui abbiamo chiesto di spiegare meglio alcuni aspetti di questo argomento.

Cosa sono i ministeri istituiti?

Le comunità cristiane sperimentano l’accelerazione di quanto sta accadendo oramai da tempo: la diminuzione del numero dei preti, l’aumento della loro età anagrafica. Alle connesse emergenze di tipo pastorale si trova spesso una rapida risposta con l’aumento del carico di lavoro e l’estensione dei territori affidati a ciascun parroco. Oltre a ciò, è in continuo calo il numero dei cristiani che vivono una reale appartenenza ecclesiale. Nonostante questo, le prassi pastorali rischiano di restare immutate, così come non diminuisce il peso delle strutture da gestire in ogni comunità. La pastorale di tradizione, di conseguenza, sembra mostrare tutti i suoi limiti, permettendoci di cogliere la necessità di una rinnovata azione evangelizzatrice, decisa e creativa, come papa Francesco indicava nel 2013 nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium.

Qui si inseriscono i ministeri istituiti: il lettore, l’accolito e il catechista.

Il lettore è istituito per l’ufficio, a lui proprio, di proclamare la parola di Dio nell’assemblea liturgica. A tal riguardo, egli richiama la Chiesa intera alla persona di Cristo, Parola fatta carne, e alla centralità della parola di Dio per l’intera comunità ecclesiale.

L’accolito è istituito per il servizio al Corpo di Cristo nella celebrazione eucaristica. In particolare, richiama la presenza di Cristo nell’Eucaristia e ricorda all’intera comunità la centralità del mistero eucaristico.

La figura del catechista istituito vuole mettere in luce una particolare connotazione del servizio dell’annuncio a lui/lei affidato: è un ministero che nasce infatti dalla vita pastorale. Sostenuto da un adeguato cammino umano e spirituale, all’interno del gruppo dei catechisti la sua istituzione configura un compito di annuncio, comunione e coordinamento. Un servizio che pone attenzione alle relazioni e all’esperienza condivisa della fede e che accompagna la vita delle persone a lui/lei affidate.

Chi può diventare ministro istituito, e come si accede al percorso?

Il carattere vocazionale ed ecclesiale dei ministeri istituiti chiede un adeguato cammino di discernimento. Esso dovrà essere personale e comunitario, in ascolto cioè di una pluralità di voci.

I soggetti coinvolti saranno la persona interessata, il parroco insieme con la comunità (Consiglio pastorale parrocchiale, il gruppo dei lettori, degli accoliti e dei catechisti) e il Vescovo. In comune ascolto dello Spirito che suscita doni e carismi, la persona e la comunità possono riconoscere una chiamata per un servizio stabile alla Chiesa dentro le vicende della vita personale ed ecclesiale.

L’istituzione potrebbe essere il riconoscimento di un servizio che il battezzato sta già svolgendo all’interno della comunità

La domanda può partire dalla persona stessa in dialogo con la propria comunità, oppure dalla comunità che esprime un bisogno e riconosce nella persona le qualità necessarie.

La domanda va rivolta al Vescovo che, con l’aiuto dei suoi collaboratori, valuterà la richiesta della candidata o del candidato e accompagnerà la formazione fino a giungere all’ammissione all’istituzione.

Come si articola il percorso formativo che la Diocesi di Mantova sta organizzando?

Il percorso formativo diocesano si suddivide in due momenti:

  • un primo momento di discernimento e preparazione dei candidati, orientativamente da ottobre a maggio (quando verranno verosimilmente celebrate le istituzioni);
  • un secondo momento formativo presso l’Istituto di Scienze Religiose San Francesco dove, nell’arco di alcuni anni, sarà necessario seguire alcuni corsi comuni ai vari ministeri e alcuni specifici, senza esami ma con un colloquio finale.

Cosa potranno fare i ministri una volta istituiti, e dove opereranno?

I ministri continueranno ad operare nelle loro comunità (UP e parrocchie), ma con una consapevolezza e responsabilità diverse, una veste nuova quindi per il loro servizio, meglio riconosciuto da parte della Comunità in cui questa vocazione è cresciuta.

Ci sono già persone iscritte al percorso formativo?

Alcune Unità Pastorali si stanno già muovendo in questo senso, ma l'elenco completo dei candidati sarà disponibile nel mese di ottobre.

Per il momento ai candidati viene chiesta la disponibilità ad intraprendere il cammino di formazione e discernimento. Strada facendo, insieme a ciascuno si valuteranno l'opportunità e le modalità per giungere all'istituzione vera e propria.

L’intenzione della Diocesi è che il percorso formativo possa diventare prassi anche in futuro, e che venga attivato quando vi saranno altre persone che si sentiranno chiamate a svolgere questi servizi.

Percorso e date

Condividi:
Leggi altri articoli su queste tematiche
Sacramenti ministerialità vocazioni