Assunzione della B.V. Maria
Medole, situato nella pianura ai piedi delle colline moreniche del Garda al limite del confine con il bresciano, si presenta come un centro prevalentemente agricolo.
Il centro storico è caratterizzato dalla presenza di alcuni monumenti di una certa importanza storica e artistica.
La Torre civica e il complesso edilizio ad essa adiacente è l'ultima testimonianza rimasta del castello edificato nell'XI secolo a difesa del Castrum Medulae. L'edificio presenta caratteri compositi perché fu sottoposto a rimaneggiamenti in epoche diverse: la parte superiore è di impostazione barocca e sul muro esterno orientale è ancora visibile uno stemma marmoreo con le insegne del conte Melone, che fu vicario di Medole intorno al 1530.
La pieve di Santa Maria, situata a nord-est del centro, risale all'XI secolo e mostra evidenti tratti romanici, sia per la struttura che per le tecniche costruttive utilizzate, e per questo è annoverata fra i più significativi monumenti architettonici dell'area mantovana. Al suo interno sono conservati interessanti affreschi datati all'inizio del XV secolo.
La chiesa parrocchiale, dedicata Santa Maria Assunta, fu costruita nella seconda metà del XVI secolo (su una preesistente risalente all'epoca probabilmente gotica), in seguito venne modificata la struttura nel 1750 sul progetto di Paolo Soratini. Le due opere più interessanti dell'interno (oltre al coro e agli arredi lignei della sacrestia) sono il gruppo statuario in terracotta del Compianto, opera quattrocentesca di Guido Mazzoni detto il Modanino o il Paganino, e la pala di Tiziano Vecellio raffigurante il Cristo Risorto che appare alla Madre. Collocata al centro dell'abside, è un'opera tarda del maestro veneto che la eseguì per il figlio Pomponio, canonico senza cura d'anime di Medole al tempo del duca Guglielmo Gonzaga.